Il commento del relatore Lionello Cosentino (Pd)
Nessuna terza via, stiamo portando avanti quello che è il ruolo proprio del Parlamento. In un’ottica di federalismo è fondamentale che ci sia anche lo Stato. Gli Usa e la Germania sono due grandi Stati federali e non si può dire che in queste realtà lo “Stato” sia assente, mentre possiamo affermare che questa assenza è stata avvertita proprio nel nostro Paese. Dobbiamo poi considerare che l’Italia si avvia verso la fine della fase del berlusconismo, per cui in questo momento è essenziale entrare nel merito delle questioni e far capire che su temi importanti come quello del federalismo sanitario è possibile trovare intese.
Per questo il Senato invita Governo e Regioni a riflettere sul fatto che il federalismo in sanità deve tenere conto di un principio essenziale: che il diritto alle cure è uguale per tutti i cittadini italiani. Non devono quindi diminuire i soldi per la sanità, anche perché in moltissime Regioni la sanità pubblica ha dimostrato di funzionare. Soprattutto, vogliamo che le Regioni trovino la quadra sul riparto ispirandosi a principi di eguaglianza per dare anche una mano alle realtà del Mezzogiorno dove si sta tentando con difficoltà di far funzionare la macchia pubblica. Serve un trasferimento di competenze, di know how. Il tavolo di monitoraggio presieduto dall’economia è utile, ma non basta. Il nostro è quindi un invito a lavorare insieme perché la sanità italiana sta scommettendo sul suo futuro a partire proprio dalla riuscita dei Piani di rientro.
Ma in questo momento di grande instabilità degli assetti politici non vi sentite un po’ come Alice nel Paese delle meraviglie?
Mi è sempre piaciuto “Alice nel paese delle meraviglie”. È un personaggio che ho sempre amato.
16 Novembre 2010
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