Farmaci e ritardati pagamenti: in Campania allarme grossisti

Farmaci e ritardati pagamenti: in Campania allarme grossisti

Farmaci e ritardati pagamenti: in Campania allarme grossisti
I mancati pagamenti delle spettanze delle farmacie della Campania da parte della Regione, si ripercuotono sull’intera filiera del farmaco. L’allarme lo lancia Federfarma Servizi Campania che sottolinea lo stato di sofferenze delle aziende rgionali di distribuzione intermedia del farmaco.

Rimane d’attualità il problema dei pagamenti da parte della Regione Campania, delle spettanze dovute alle farmacie. Come si ricorderà a Napoli e provincia, la protesta dei titolari di farmacia si era concretizzata nel passaggio all’assistenza indiretta (con il pagamentodei farmaci da parte dei cittadini che poi avrebbero dovuto chiedere “direttamente” alla Asl il rimborso) per circa un mese. Ora, dinanzi a un “buco” giunto a sfiorare gli 800 milioni di euro, dovuto a nove mesi di ritardati pagamenti", a lanciare l’allarme è la Federfarma Servizi Campania che rappresenta le aziende farma-distributrici: Asfana, Cedifarme, Cofarmit, Farmacampania. Nella nota inviata alla stampa, si legge: “La difficile situazione delle farmacie della Campania ha dirette e gravi ripercussioni anche sulle aziende di distribuzione intermedia del farmaco che non riescono più a sostenere i mancati pagamenti da parte delle farmacie per le forniture effettuate. Se continua così, nei prossimi giorni i cittadini rischiano di non trovare i medicinali in farmacia”. Federfarma Servizi, quindi si unisce alla protesta delle farmacie e chiede l’intervento del presidente regionale, Stefano Caldoro per trovare al più presto una soluzione al problema.
“Ogni giorno – sottolinea nella nota il delegato regionale della Federfarma Servizi, Antonello Mirone – serviamo capillarmente le farmacie sul territorio regionale e conosciamo i profondi disagi che stanno vivendo anche per le difficoltà che incontrano a pagare le forniture. Lo stesso accade alle aziende di distribuzione che non sono più in grado di esporsi finanziariamente”. “Le nostre aziende – aggiunge Mirone – sono ormai al limite. Se la Regione non assicura i rimborsi, le farmacie non ci possono pagare i farmaci che consegniamo e se va avanti così nel giro di pochi giorni non potremo più assicurare le forniture con conseguenze gravi per i cittadini che rischiano di non trovare i propri medicinali in farmacia”.

02 Dicembre 2010

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