È dal 2001 che sull’estragolo, sostanza naturale presente nei semi di finocchio, la comunità scientifica avanza riserve: a elevate quantità è infatti cancerogeno e genotossico al punto in Europa ne è stata bandita l’aggiunta come aromatizzante agli alimenti trasformati.Tuttavia, la sostanza rimane presente nelle tisane a base di finocchio, molto utilizzate come digestivo per grandi e piccoli, ma soprattutto come rimedio naturale per le coliche dei neonati e per favorire la produzione del latte nelle mamme durante l’allattamento.
Ora uno studio condotto dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) e pubblicato su Food and Chemical Toxicology fa chiarezza proprio sui livelli di estragolo contenuti nelle tisane. La ricerca, realizzata nell’ambito del progetto europeo FACET, finanziato nel VII Programma Quadro, ha permesso per la prima volta di ottenere stime dell’esposizione all’estragolo associata al consumo di tisane al finocchio basate su analisi relative a prodotti in commercio.I livelli di estragolo rilevati dalle analisi confermano che l’esposizione a questa sostanza è troppo elevata perché il consumo di tisane possa essere considerato sicuro, per lo meno nel caso dei neonati. “Per avere un rischio basso l’esposizione dovrebbe essere 10.000 volte inferiore alla soglia di cancerogenicità misurata negli animali di laboratorio. Al contrario, nel caso di un neonato che consumi 100 ml (un piccolo biberon) di tisana di finocchio al giorno, abbiamo riscontrato un margine molto più basso, nell’ordine di alcune centinaia di volte”, ha spiegato Antonio Raffo, ricercatore INRAN e autore della ricerca. “Questi risultati confermano dunque le recenti indicazioni in materia dell’EMEA, l’Agenzia europea che si occupa della valutazione scientifica dei farmaci, secondo la quale, il consumo di tisane al finocchio non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 4 anni, a meno di una specifica indicazione del pediatra, così come non è raccomandato nel caso di donne in gravidanza e durante l’allattamento”.
Inoltre, ha aggiunto Catherine Leclercq, responsabile scientifico per l’INRAN del progetto Facet, “da anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità promuove l’allattamento esclusivo al seno fino a 6 mesi e quindi consiglia di non somministrare né acqua né tisane ai neonati. Il rischio legato all’estragolo presente nelle tisane di finocchio è un motivo in più per attenersi a queste indicazioni. Per quanto riguarda le altre categorie di popolazione particolarmente vulnerabili (bambini sotto i 4 anni e donne in gravidanza e che allattano), occorre aumentare la consapevolezza di tutti circa la tossicità dell’estragolo".