Morti in culla: c’è un picco il primo dell’anno

Morti in culla: c’è un picco il primo dell’anno

Morti in culla: c’è un picco il primo dell’anno
Numero di decessi più alti di un terzo a Capodanno secondo uno studio pubblicato su Addiction. Per i ricercatori potrebbe essere colpa della distrazione dei genitori connessa ai “bagordi” della notte di Capodanno.

Per i genitori che si preparano a festeggiare il Capodanno, arriva un avvertimento. Nella notte dei cenoni e dei veglioni, prestate particolare attenzione ai vostri bambini: è proprio nella prima notte dell’anno che si registra infatti un picco di casi di sindrome della morte improvvisa del lattante, la cosiddetta morte in culla.A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato su Addiction, che ha passato in rassegna i casi di morte in culla verificatisi negli Stati Uniti tra il 1963 e il 2006. Circa 130 mila.
Dall’analisi dei dati è emerso che nel primo giorno dell’anno si verifica un numero di casi di circa un terzo più alto rispetto alle attese.
La ragione non è chiara, ma i ricercatori puntano il dito sui bagordi della notte di Capodanno che porterebbero i genitori a essere meno attenti ai propri piccoli. E l’alcol, in particolare, potrebbe giocare un ruolo di primo piano.
“Gli adulti sotto l’effetto dell’alcol sono meno capaci di proteggere la salute dei propri bambini”, ha commentato David Phillips, uno degli autori dello studio. “Avviene la stessa cosa con la morte in culla: sono meno capaci di proteggere i loro bambini da essa”. Per questo, ha proseguito, “sembra che l’alcol sia un fattore di rischio”. Tuttavia, ha avvertito, “ci sono sufficienti evidenze per approfondire l’argomento, ma non per fare di ogni genitore di un bambino "morto in culla" un sospettato”. 

22 Dicembre 2010

© Riproduzione riservata

Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati
Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati

Crescono in Italia, analogamente a quanto avviene nel resto d’Europa, le segnalazioni di casi di epatite A, legati sia alla trasmissione sessuale che al consumo di prodotti contaminati. Lo segnala...

Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete
Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete

In un paese come l’Italia, in cui il 23% della popolazione ha più di 65 anni con una speranza di vita sempre in aumento, l’Alzheimer rappresenta più che mai una...

AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina
AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità a carico del SSN per la nuova formulazione di faricimab in siringa preriempita (PFS), da utilizzare nel trattamento della degenerazione maculare...

Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”
Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre, sotto i riflettori l’ultimo bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2024 registra 2.379 nuove diagnosi...