Statine, meglio sospenderle in chi ha avuto un ictus

Statine, meglio sospenderle in chi ha avuto un ictus

Statine, meglio sospenderle in chi ha avuto un ictus
Il rischio che un ictus emorragico si ripeta è più elevato in chi assume statine. Secondo uno studio pubblicato su Archives of Neurology non assumere i farmaci, per questa categoria di pazienti, offre più benefici che rischi.

Per le persone che hanno avuto un ictus emorragico potrebbe essere una scelta saggia evitare di assumere le statine. È questo il consiglio che viene da un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital e dell’Harvard Medical School alla luce dei risultati emersi in uno studio pubblicato su Archives of Neurology.
È noto da tempo che l’impiego delle statine in persone che abbiano avuto un ictus emorragico innalza il rischio che l’evento si ripeta. In particolare, secondo i ricercatori, il rischio di un secondo stroke è del 22 per cento per chi assume statine contro il 14 per cento per chi non assume il farmaco. 
Ma questo innalzamento del rischio è sufficiente a giustificare un’interruzione del trattamento?
Secondo i ricercatori americani sì. “La nostra analisi – ha dichiarato uno degli autori dello studio, Brandon Westover – indica che nel contesto di un elevato rischio di ictus emorragico, interrompere la terapia con statine è preferibile”.
Lo studio è stato condotto applicando modelli matematici a due trial clinici compiuti in precedenza e ha evidenziato che in quanti sono sopravvissuti a un ictus emorragico (e non presentavano precedenti eventi cardiovascolari) la sospensione della terapia consente un guadagno di 2,2 anni di vita in salute.

11 Gennaio 2011

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