Legge 38. Federazione cure palliative: “Attuare la legge”. Raccolte 51mila firme a sostegno dell’appello al Ministro

Legge 38. Federazione cure palliative: “Attuare la legge”. Raccolte 51mila firme a sostegno dell’appello al Ministro

Legge 38. Federazione cure palliative: “Attuare la legge”. Raccolte 51mila firme a sostegno dell’appello al Ministro
Le 80 Associazioni che aderiscono a Fcp chiedono “d’investire risorse negli Hospice e nelle cure domiciliari e il superamento della frammentazione regionale” al fine di dare piena attuazione alla legge sulle cure palliative. Moroni: “La mancata attuazione a livello regionale rende inaccessibile l’assistenza a molti malati”. L’APPELLO

Sono oltre 51mila le firme raccolte dalla Federazione cure palliative a sostegno dell’appello al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Le 80 Associazioni che aderiscono alla Fcp con i loro 5000 volontari avanzano alcune proposte affinché in tutte le Regioni si dia attuazione alla legge 38/2010 che garantisce ai cittadini con una malattia incurabile l’accesso alle cure palliative.
 
Investire risorse adeguate negli Hospice e nelle cure domiciliari, identificando un sistema tariffario per le cure palliative, valido per tutte Regioni e indirizzando parte dei finanziamenti già stanziati per le cure palliative allo sviluppo dell’assistenza domiciliare
E poi per Fcp occorre “superare le barriere regionali per accedere agli Hospice, alle cure domiciliari e ambulatoriali”.
 
“In un momento di evidente scarsità di risorse – commenta Luca Moroni, Presidente di FCP – diventa fondamentale un uso appropriato dei fondi pubblici. Nelle Regioni in cui si è investito nelle cure palliative, infatti, si assiste a un rilevante risparmio sulla spesa sanitaria pubblica”.
 
“In Italia – prosegue la nota – si contano 235 Hospice e 118 unità di cure palliative domiciliari, esiste un quadro normativo chiaro e il pieno riconoscimento delle professionalità in campo. Eppure, a più di quattro anni dalla legge 38, solo il 30% dei malati oncologici inguaribili accede alle cure palliative, nonostante nel 2007 il DM 43 avesse posto come obiettivo il 65%. Inoltre solo 4 provincie (Trento, Lecco, La Spezia e Bologna) garantiscono le cure palliative a domicilio allo standard di 14 malati ogni 10.000 abitanti. (Fonte: Osservatorio buone pratiche AGENAS, 2° recall 2014, Rapporto al Parlamento 2014). Restano quasi completamente esclusi i bambini e i malati con patologie evolutive non oncologiche, questi ultimi per l’OMS dovrebbero rappresentare il 60% del bisogno di cure palliative”.
 
“La legge 38/2010 è considerata una model law a livello europeo tuttavia, la mancata attuazione a livello regionale rende di fatto inaccessibile questa assistenza per la molti malati che ne avrebbero bisogno” conclude Moroni.

27 Marzo 2015

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