L’Anaao Assomed concorda pienamente con le dichiarazioni del presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Vasco Errani a commento del rapporto della Commissione Parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari presentata a ottobre dello scorso anno. “È indubbio che la diffusione di dati su presunti casi di errore medico, non sufficientemente supportati da una condivisa metodologia di analisi, contribuisce a minare il rapporto di fiducia tra medici e cittadini, il che dovrebbe preoccupare tutti coloro che hanno a cuore il servizio sanitario pubblico”, afferma una nota del sindacato secondo il quale, “tuttavia, non si può dimenticare come il clima denunciato trovi terreno fertile nelle criticità strutturali di un sistema sanitario che sembra lasciato alla deriva di un peggioramento progressivo. Alle ristrettezze economiche e agli insufficienti investimenti tecnologici si sommano i vuoti di risorse umane spinte, anche dalla mancata tutela nei confronti di acritici attacchi mediatici, fuori dal sistema perché considerate il maggior costo da tagliare”.
L’auspicio dell’Anaao Assomed è che le Regioni, “titolari della gestione diretta della tutela della salute”, vogliano “adoperarsi per garantire nelle aziende sanitarie condizioni di effettiva riduzione del rischio clinico, per cittadini ed operatori, nonché rispettose del lavoro medico anche respingendo l’attribuzione impropria di competenze amministrative che lo Stato continua a trasferire sui medici distraendoli dall’attività di assistenza e cura cui primariamente sono chiamati”.