Stipendi Ssn. Le Regioni “interpretano” i nuovi trattamenti economici

Stipendi Ssn. Le Regioni “interpretano” i nuovi trattamenti economici

Stipendi Ssn. Le Regioni “interpretano” i nuovi trattamenti economici
La Conferenza delle Regioni ha approvato una nuova versione del documento interpretativo delle disposizioni in materia di retribuzioni del P.I. contenute nel decreto 78 del maggio scorso.

Il decreto 78, poi convertito a luglio nella legge 122/2010, ha come obiettivo esplicito il “contenimento delle spese di personale delle amministrazioni pubbliche”. Riguarda dunque tutti i dipendenti regionali che sono, in misura prevalente, in sanità.
Per ovviare alle molte possibili variazioni nell’applicazione di quella norma, le Regioni hanno ritenuto opportuno approvare un documento interpretativo della legge, e in particolare di quanto disposto all’articolo 9, che per il triennio 2011-2013 “congela” gli stipendi pubblici a quanto percepito nel 2010. Una prima stesura del documento di parte regionale era stata approvata il 18 novembre scorso, mentre la nuova stesura, che pubblichiamo con le variazioni messe in evidenza in colore rosso, è stata approvata dalla Conferenza dei presidenti del 10 febbraio.
In particolare, le Regioni indicano quali siano le variazioni retributive che non possono essere comprese nel tetto posto al trattamento economico complessivo, comprendendo tra queste il passaggio alla dirigenza dei medici dopo i primi 5 anni di servizio e l’indennità di esclusività, in caso di variazione del rapporto da non esclusivo a esclusivo.

23 Febbraio 2011

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