L’opposizione esprime tutte le sue perplessità su quanto affermato oggi dall’assessore regionale alla Salute, Daniela Scaramuccia, per mezzo del vicepresidente della Commissione regionale IV (Sanità) e consigliere regionale del Pdl, Stefano Mugnai.
Le contestazioni avanzate vengono sintetizzate in due domande rivolta al Governo regionale.
La prima: “Chi ci assicura, oggi, che i bilanci 2009 non siano stati chiusi e approvati con la medesima ‘attenzione’ con cui furono licenziati anche quelli delle annualità dal 2005 in poi della Asl di Massa Carrara, oggi oggetto del più grave scandalo che la storia della sanità toscana ricordi?”
La seconda: “Visto che tutti i ‘tesoretti’ disponibili sono stati riversati sul 2009 per far fronte alla voragine massese, d’ora in avanti come si interverrà? In prospettiva ci sono una contrazione dei servizi sanitari nelle diverse Asl e, nel lungo periodo, un aggravio della fiscalità”.
Tutti i dubbi avanzati da Mugnai, sul quadro dipinto stamani dalla Scaramuccia, convergono su un prospettato “aumento progressivo delle liste d’attesa, blocco delle assunzioni e dei part time nelle varie Asl, mancato rinnovamento dei contratti di ricerca, fino ai tagli già annunciati di interi reparti e specialità in alcune Asl tra cui Pistoia”. Dunque, tutte cose che saranno i cittadini-utenti a pagare soprattutto in termini di eventuali risposte meno tempestive e adeguate alle necessità di cura.
Mugnai ha infiene concluso il suo intervento con una richiesta di “trasparenza assoluta”. “Torniamo a chiedere alla giunta regionale di chiudere la vicenda di Massa con la trasparenza più estrema e con estremo rigore, ma anche di verificare compiutamente se il gravissimo scandalo sia o meno un fatto isolato, non foss’altro che per stroncare i rumors che farebbero pensare altrimenti. Solo così si potrà colmare la sete di certezze che in questo momento manifestano i toscani”.