Lazio: Orlando chiede relazione su chiusura cliniche San Raffaele

Lazio: Orlando chiede relazione su chiusura cliniche San Raffaele

Lazio: Orlando chiede relazione su chiusura cliniche San Raffaele
Rischio licenziamento per 3171 lavoratori mentre 2.283 assistiti dovranno essere presi in carico dalla Regione. Il Gruppo Tosinvest decide di abbandonare il Lazio a causa dei debiti e “dell’inerzia di alcuni funzionari regionali” annunciando la chiusura di 17 strutture. Il presidente della Commissione errori Leoluca Orlando ha chiesto una relazione al governatore Renata Polverini.

La chiusura delle strutture dovrebbe avvenire il 15 aprile e, entro quella data, le Asl laziali e la stessa Regione dovranno prendere in carico i 2283 assistiti ricoverati nelle numerose strutture del gruppo. L’addio degli Angelucci. In una lettera inviata al premier Berlusconi, al ministro Antonio Fazio, al presidente del Consiglio regionale, Mario Abruzzese, alla presidente Polverini e al sindaco Alemanno, nonché alla Procura di Roma, della Corte dei Conti, ai prefetti e ai  questori di Roma, Viterbo, Frosinone e dei direttori generali delle Asl RmA, RmC, RmD, RmE, RmH, Frosinone e Viterbo e ai sindaci dei Comuni che ospitano le strutture, il presidente del Gruppo Carlo Trivelli e l'ad Antonio Vallone, hanno formalizzato la chiusura di 17 strutture sanitarie, tra cura, riabilitazione e lungodegenza a partire dal prossimo 15 aprile. “Pur apprezzando – si legge nella lettera  – la volontà espressa dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini  di voler affrontare le problematiche riguardanti la riorganizzazione del Gruppo San Raffaele, ci troviamo costretti, per causa dell'inerzia di alcuni funzionari regionali, alla luce del collasso finanziario ormai venutosi a determinare, a preannunciare la cessazione di tutte le nostre attività sanitarie, con conseguente rammarico”
“Oltre al licenziamento, sembra, di 3171 lavoratori – ha commentato Orlando – la ventilata chiusura delle strutture del gruppo comporterebbe seri problemi di tipo organizzativo dal punto di vista dell'assistenza sanitaria. Per questo, la Commissione d'inchiesta che presiedo ha disposto una richiesta di relazione alla Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, contenete informazioni utili a valutare la notizia della cessazione delle attività e, qualora questa preoccupazione si mostrasse fondata, anche le misure che la Regione Lazio e le Asl laziali intendono predisporre per prendersi cura dei 2283 assistiti ricoverati, attualmente, nelle numerose strutture del gruppo”. “E' compito di questa Commissione – ha concluso Orlando – fare il possibile affinché non venga leso il loro diritto alla tutela della salute, un diritto costituzionalmente garantito dalla nostra Costituzione”.

29 Marzo 2011

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