Toscana. Costituto Tavolo tecnico per Rete allergologica integrata

Toscana. Costituto Tavolo tecnico per Rete allergologica integrata

Toscana. Costituto Tavolo tecnico per Rete allergologica integrata
Le allergie sono in continuo aumento nel nostro Paese. Ne è vittima un italiano su cinque, e, nella solo Toscana, soffrono di malattie di origine allergica oltre 700 mila persone. Per questo motivo la Regione si è attivata, sia offrendo gratuitamente i cosidetti “puff nasali”, sia – come ricordato dall’assessore alla Salute, Daniela Scaramuccia – costituendo un Tavolo tecnico per attivare una Rete allergologica che consenta una precoce diagnosi ed una conseguente presa in carico del paziente affetto da questi disturbi.

Con la primavera e il diffondersi nell’aria dei pollini, sono scoppiate nuovamente le allergie. In tutti i Paesi industrializzati, Italia compresa, le malattie allergiche sono in continuo aumento, tanto da arrivare a colpire un italiano su cinque. Nella sola Toscana, ne sono vittime oltre 700 mila persone.
Nel periodo di massima concentrazione di allergeni nell’aria, la terapia con corticosteroidi topici nasali, antistaminici e colliri antiallergici, consente di tenere sotto controllo i fastidiosi sintomi come lacrimazione, starnuti e prurito nasale. “La Toscana si è fatta carico di dare una risposta concreta ai cittadini allergici – ha ricorda l’assessore al diritto alla Salu te, Daniela Scaramuccia – ed è l’unica Regione a fornire gratuitamente alle persone affette da rinite allergica persistente i cosiddetti “puff nasali” (con la delibera del 31 maggio 2010). Inoltre, per garantire un’assistenza uniforme su tutto il territorio regionale e dare risposta a tutti coloro che sono affetti da questa patologia, abbiamo costituito un Tavolo tecnico con i professionisti, per definire la cosiddetta Rete allergologica integrata toscana”.

Gli esperti ricordano inoltre, che sarebbe opportuno fare azione di prevenzione, e non cercare di correre ai ripari quando l’allergia è già scoppiata. “E’ importante ricordare – ha spiegato Franco Cosmi, che è stato a lungo direttore del servizio di allergologia all’ospedale di Prato – che esistono riniti allergiche che si manifestano in periodi precisi dell’anno: ad esempio, l’allergia al cipresso va da febbraio a marzo, quella da graminacee da aprile a tutto giugno, ecc. Chi è allergico nel periodo primaverile ha nove mesi per fare le prove. E’ preferibile – ha ammonito – effettuare la visita allergologica e le prove allergiche prima dell’avvento della stagione pollinica, perché quando si fanno le prove vanno sospesi i farmaci antistaminici, che sono uno dei pilastri della terapia in questo periodo".

E il paziente che si trova ora a dover fronteggiare un’allergia, cosa deve fare? “Rivolgersi al proprio medico di famiglia – è la risposta dell’allergologo – per farsi prescrivere una terapia sintomatica a base di corticosteroidi topici nasali, antistaminici e colliri antiallergici, in modo da superare la stagione, e rivolgersi poi con calma alle strutture allergologiche”.

 

11 Aprile 2011

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