L’Aquila. A 6 anni dal sisma reparti filiera chirurgica San Salvatore tornano nella propria ‘abitazione’

L’Aquila. A 6 anni dal sisma reparti filiera chirurgica San Salvatore tornano nella propria ‘abitazione’

L’Aquila. A 6 anni dal sisma reparti filiera chirurgica San Salvatore tornano nella propria ‘abitazione’
Verranno ricollocati in strutture rimesse a nuovo. All’interno del Delta chirurgico verranno gradualmente riattivati 120 posti letto: i primi reparti a riprendersi, pochi giorni fa, gli spazi della ‘dimora’ originaria sono stati ortopedia (terzo piano), le chirurgie generali, chirurgia vascolare e senologia (secondo piano). 

I reparti della ‘filiera’ chirurgica del San Salvatore, dopo 6 anni dal sisma, rientrano nella propria ‘abitazione’ ma, al posto del vecchio ambiente, ritrovano locali rimessi a nuovo. Nei giorni scorsi, infatti, è cominciato il trasloco dei reparti chirurgici dalle varie sistemazioni provvisorie, in cui erano stati ubicati a causa del sisma, nei locali del Delta chirurgico. Una ristrutturazione dell’intero edificio  che ha restituito ai reparti ambienti rinnovati e confortevoli: 3 piani , oltre a quello a pianterreno, per un totale di circa 10.000 metri quadrati, rimessi in sesto con un’operazione di ammodernamento, adeguamento antisismico e consolidamento di tutti i locali, costata 6 milioni e 200.000 euro. Una totale revisione strutturale attuata tra grandi difficoltà (legate soprattutto a contenziosi giudiziari che hanno allungato i tempi previsti di riconsegna) che solo la determinazione del Manager della Asl 1, Giancarlo Silveri, affiancato dai professionisti dell’Ufficio tecnico, è riuscita a portare a compimento.

All’interno del Delta chirurgico verranno gradualmente riattivati 120 posti letto: i primi reparti a riprendersi, pochi giorni fa, gli spazi della ‘dimora’ originaria sono stati ortopedia (terzo piano), le chirurgie generali, chirurgia vascolare e senologia (secondo piano). Nei prossimi giorni, nel graduale processo di rioccupazione dell’ospedale, rientreranno, a piano terra, i reparti di chirurgia maxillo facciale e otorino, seguiti dal servizio di endoscopia digestiva; sempre a piano terra si trasferirà il reparto trapianti d’organo, completamente rinnovato, mentre il reparto di urologia con i relativi ambulatori sarà trasferito al terzo piano. Nel passaggio successivo, a completamento del trasferimento, nel primo piano del delta chirurgico si trasferiranno i reparti di ostetricia e ginecologia con tre sale parto, il centro di Procreazione medicalmente assistita e la Terapia intensiva neonatale. Molto curate le rifiniture interne, fin nel dettaglio, con ciascun reparto contraddistinto da un colore diverso: verde, celeste, salmone ecc.

Tra i tanti vantaggi, la ricollocazione dei reparti nella loro sede originaria porterà al raddoppio dei posti di terapia intensiva neonatale (da 4 a 8, potenziamento che servirà soddisfare anche le esigenze dell’ospedale di Teramo) e all’aumento a 10 posti per la sub intensiva. Le sale parto hanno tonalità cromatiche studiate per creare un’atmosfera ‘familiare’, in un’ottica di umanizzazione del percorso nascita. Il recupero strutturale e funzionale del delta chirurgico porterà allo smantellamento del G 8, struttura provvisoria che ospitava alcuni reparti; lo spazio occupato verrà restituito al parcheggio, con conseguente aumento dell’attuale disponibilità di posti-auto. L’inaugurazione del delta chirurgico è fissata ai primi di dicembre.

Nel frattempo sono in corso i lavori di un altro edificio danneggiato dalla scossa sismica di 6 anni fa, cioè il Delta medico. Entro la prossima estate la ristrutturazione sarà completata e a quel punto l’ospedale potrà recuperare, complessivamente, i 400 posti letto assegnatigli dal piano sanitario regionale. Finora, per il recupero del presidio, sono stati spesi 36 milioni a cui sia aggiungeranno altri 12 per gli interventi di ristrutturazione del delta medico.
 

03 Novembre 2015

© Riproduzione riservata

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....