Lazio. Al via Piano regionale diabete 2016-18. Al centro la gestione integrata del paziente

Lazio. Al via Piano regionale diabete 2016-18. Al centro la gestione integrata del paziente

Lazio. Al via Piano regionale diabete 2016-18. Al centro la gestione integrata del paziente
Saranno attivati percorsi diagnostici terapeutici assistenziali personalizzati e differenziati a seconda del grado di complessità della malattia. I casi più complessi saranno gestiti prevalentemente dalle strutture specialistiche, quelli meno complessi dai Medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.

Al via il Piano per la malattia diabetica nella Regione per gli anni 2016-2018. Il testo, che è stato condiviso con le società scientifiche e le associazioni dei malati, ha come obiettivo quello di garantire una migliore programmazione e sistematizzazione dei servizi anche in base a quanto previsto dal Piano Nazionale Diabete. Si procederà quindi a riorganizzare e potenziare la rete a disposizione dei pazienti.

Di grande rilievo la “gestione integrata” del paziente per rendere le cure più efficaci ed efficienti: saranno attivati percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA), personalizzati e differenziati a seconda del grado di complessità della malattia. I casi più complessi saranno gestiti prevalentemente dalle strutture specialistiche, quelli meno complessi dai Medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Obiettivo del documento anche quello di favorire l’inserimento a scuola del bambino con diabete.

Nel Lazio la prevalenza del diabete al 31 dicembre 2013 è del 10,3% con un tasso che varia tra le ASL da un minimo di 8,9% a un massimo di 12% negli uomini e da un minimo di 6,4% a un massimo di 10,6% nelle donne. Le persone adulte con diabete sono circa 372.196 e per l’età pediatrica 0-18 circa 2.543.

Potenziato il ruolo della rete dei centri per il diabete. Si tratta in tutto di 96 centri in tutto il Lazio, ci sono 92 strutture diabetologiche per adulti e 4 per età pediatrica. Tutte le strutture saranno collegate in via informatica in modo da garantire la continuità assistenziale e l’integrazione dei percorsi per prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza, e per i sistemi di valutazione tramite indicatori e l’uso di specifiche tecnologie.

14 Dicembre 2015

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Lazio. Dalla collaborazione tra Spallanzani e San Camillo nasce la chirurgia del paziente infetto
Lazio. Dalla collaborazione tra Spallanzani e San Camillo nasce la chirurgia del paziente infetto

Dopo la virtuosa esperienza del Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti (POIT), si rafforza la collaborazione tra l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS e l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...