Spesa farmaceutica. Nel 2015 tra territoriale e ospedaliera speso 1 mld in più. Tetti sempre più colabrodo. Ticket sale dell’1,3%

Spesa farmaceutica. Nel 2015 tra territoriale e ospedaliera speso 1 mld in più. Tetti sempre più colabrodo. Ticket sale dell’1,3%

Spesa farmaceutica. Nel 2015 tra territoriale e ospedaliera speso 1 mld in più. Tetti sempre più colabrodo. Ticket sale dell’1,3%
Nei primi undici mesi del 2015 aumenta la spesa. Sfora del 30,8% il tetto dell’ospedaliera e prime crepe anche per quello della territoriale che sgarra del 2,5%. In totale un ‘fuori budget’ di quasi 1,9 miliardi accresciuto dal fatto che lo Stato ha abbassato pure l’ammontare delle risorse su cui calcolare i tetti. Boom della spesa fascia A in distribuzione diretta (+43,9%). In calo invece  il numero delle ricette (-2,2%). IL REPORT AIFA 

Nei primi 11 mesi del 2015 tra farmaceutica territoriale e ospedaliera è stato speso 1,083 miliardo (+472 milioni per la territoriale e +611,7 mln per l’ospedaliera) in più rispetto allo stesso periodo del 2014. E in questo contesto è da notare poi come rispetto al 2014 le risorse del Fsn su cui vengono calcolati i tetti di spesa sono diminuite.
 
Questi alcuni numeri che emergono dal nuovo aggiornamento dell’Aifa sulla spesa farmaceutica regionale nel periodo gennaio-novembre 2015.
 
Farmaceutica territoriale. Nel 2015 + 472 mln.Dopo anni in cui è stata sotto controllo, la spesa territoriale sfora, anche se di poco, il tetto di spesa stabilito nell’11,35% del Fondo sanitario nazionale: la spesa infatti si è attestata al 11,64% a quota 11,641 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2015 (+472 mln rispetto allo stesso periodo del 2014). Da segnalare in questo caso come le risorse del Fsn su cui è stati calcolato il tetto 2015 (100,034 mld) sono scese di 209 mln rispetto al 2014 (100,243 mld). In ogni caso il risultato non è omogeneo in tutte le regioni: 10 regioni sforano il tetto mentre 11 lo rispettano.

Farmaceutica ospedaliera. Nel 2015 +611 mln.Negativo, ma questa non è una novità, il risultato dell’ospedaliera, che ha sforato il tetto del 3,5% sul Fondo raggiungendo il 5,06% e assestandosi a un valore pari a 5,195 miliardi (+611,7 mld rispetto a 2014), con uno sforamento del 30,8% rispetto al limite di spesa imposto dal tetto (in valori assoluti lo scostamento è stato di 1,601 miliardi di euro in più). Anche in questo caso però sono scese le risorse messe a disposizione nel 2015 rispetto a quelle del 2014. Il Fsn su cui si è calcolato il tetto era nel 2014 di 102,952 mld, mentre nel 2015 il tetto è stato calcolato su 102,697 mld (-255 mln).
 
Insomma, si abbassano le risorse su cui si calcolano i tetti, la spesa aumenta e il risultato è uno sforamento ancora più marcato rispetto al passato.
 
Nello specifico la convenzionata netta a carico del Ssn segna invece un -1,3% nei primi undici mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2014.In valori assoluti si tratta di 7,766 miliardi di euro, 104,9 mln in meno rispetto al 2014.
 
Prosegue invece l’aumento dei ticket che tra gennaio e novembre 2015 sono arrivati a 1,389 mld ben l’1,3%% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.

In lieve calo il numero di ricette, che, sempre nei primi undici mesi dell'anno, ammontano a 545,5 milioni, cioè -2,2% rispetto allo scorso anno. Boom per la spesa da distribuzione diretta di fascia A che, con il +43,9%, ha raggiunto quota 4,273 miliardi di euro. 

Ma vediamo i dati del rapporto Aifa più nel dettaglio.
 
SPESA FARMACEUTICA OSPEDALIERA. DATI PER REGIONE
Solo una Regione in Italia nei primi 11 mesi dell’anno è riuscita a rimanere al di sotto del tetto programmato del 3,5% sul Fsn, e si tratta della Pa di Trento con il 3,24%. Le prime a sforare sono la Valle d’Aosta (4,18%), il Veneto (4,5%) e il Molise (4,6%). Maglia nera alla Toscana (6,87%). A seguire la Sardegna (5,99%) Puglia (5,69%), e Umbria (5,54%).

SPESA FARMACEUTICA TERRITORIALE. DATI PER REGIONE
Come abbiamo visto anche il tetto di spesa per la territoriale nei primi 11 mesi del 2015 risulta non rispettato. Nello specifico sono 10 le Regioni che hanno sfondato l'11,35%. Si tratta della Sardegna (14,68%), Puglia (13,68%), Campania (13,28%), Calabria (13,26%), Abruzzo (12,73%), Lazio (12,58%), Basilicata (12,25%), Molise (12,17%), Marche (12%), Sicilia (11,63%).
 
Al contrario le 11 più virtuose, che il tetto l'hanno rispettato, sono invece P.A. di Bolzano (8,66%), P.A. di Trento (9,59%), Valle d’Aosta (9,77%), Veneto (10,05%), Emilia Romagna (10,23%), Piemonte (10,75%), Toscana (10,75%), Lombardia (10,86%), Umbria (11,13%), Friuli (11,14%) e Liguria (11,3%).

IL TICKET
Quanto al ticket e alla quota di compartecipazione sul prezzo di riferimento in generale l’incremento è stato dell’1,3%. Le uniche Regioni ad avere abbassato – seppur di poco – il carico di spesa sui cittadini sono state la Sicilia (-2%), il Piemonte (-1,1%), il Molise (-0,8%) e Veneto (-0,2%) mentre il peso della compartecipazione è cresciuto soprattutto nella P.A. di Trento (+49,4%), Sardegna (+5,7%) e Toscana (+5,7%). In valori assoluti l'insieme della compartecipazione alla spesa ha raggiunto la cifra di 1,388 miliardi nei primi 11 mesi dell’anno, di cui il 65,64% derivante dalla differenza di prezzo a carico del cittadino tra il prezzo di riferimento rimborsato dal Ssn e quello del prodotto farmaceutico scelto dal paziente. 

25 Febbraio 2016

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