Secondo un indagine di Eurobarometer del 2005, il 69% degli italiani era spaventato dalla possibilità di incorrere in un errore medico se ricoverato in ospedale (più paura di noi avevano solo i greci e i lituani). La media europea era del 47%.
In una indagine più recente (2008) sempre Eurobarometer torna sul tema con domande più specifiche dalle quali risulta che il 55% degli italiani pensa di poter essere danneggiato dalle cure ospedaliere, a fronte di un 51% preoccupato per l’assistenza extraospedaliera (media europea 50% e 46%).
Il timore maggiore (63%) è per la possibilità di una diagnosi errata, seguito da un errore chirurgico (58%) e da prescrizioni errate (55%).
A fronte di questi dati è però “solo” il 15% (contro il 26% della media UE) a dichiarare di aver subito (lui stesso o un familiare) un evento avverso a seguito di cure mediche.
Interessante il dato sulla titolarità della responsabile della sicurezza delle cure: per il 51% degli italiani i garanti sono il ministero della Salute e le Regioni e solo per il 38% gli ospedali e i medici. A fronte di questo però sono i media (TV e giornali in particolare, rispettivamente nell’80 e nel 42% dei casi) i soggetti che informano sugli eventi avversi, a fronte di un 11% che dichiara di aver avuto informazioni dall’ospedale o da statistiche ufficiali.
E a chi si rivolgerebbe un italiano se dovesse subire un danno sanitario? Nel 53% dei casi all’avvocato e solo nel 18% al management ospedaliero, mentre un 36% confida nell’intervento del ministero della Salute.
Detto questo il 54% degli italiani giudica buona la nostra sanità (media europea 70%).