Cri: i lavoratori listano a lutto la sede del Cem di Roma per protesta
“A poco sono serviti gli incontri, ultimo quello di due giorni fa tra la delegazione trattante della Cri e il Commissario Rocca”. A dirlo attraverso una nota è Antonio Crispi, segretario nazionale Fp Cgil “In Croce Rossa permane una situazione preoccupante sia per l'Ente che per i suoi lavoratori, in particolare i precari. Per testimoniare questo disagio, denunciare il peggioramento dei servizi offerti ai diversamente abili e chiedere risposte immediate, i lavoratori della Cri hanno stamane listato a lutto il Cem, il Centro di Educazione Motoria di Roma, mettendo in scena la “scomparsa” della struttura a causa del licenziamento dei precari.
“Il Cem è solo un esempio di quello che sta accadendo in Croce rossa. Dalla lettura degli atti parlamentari si deduce una battaglia tra le due anime dell'associazione, tra chi vuole la privatizzazione e chi la avversa. Tutto questo è aggravato dalla situazione finanziaria, che non è delle più rosee.
La cattiva gestione del passato e, aggiungiamo noi, le scelte governative, hanno portato l'ente sull'orlo della bancarotta e oggi si parla sempre più insistentemente di cessione del patrimonio Cri per risanare i debiti.
Le scelte del Governo impediscono ad esempio alla Cri, in quanto Ente Pubblico, di avere un canale privilegiato per le convenzioni, e al primo posto viene messa la questione economica e non la qualità del servizio prestato. Le emergenze sociali rischiano quindi di essere gestite come
affari e fioriscono società che trovano una vocazione umanitaria col registratore di cassa in mano.
Penalizzare la Cri nella gestione dell'emergenza e dell'urgenza significa sacrificare professionalità e umanità, mettere a rischio posti di lavoro e abbassare il livello di tutela per tutti i cittadini.
“La Fp-Cgil – conclude Crispi – sostiene la mobilitazione dei lavoratori della Cri che si battono giustamente per difendere il servizio pubblico e la sua efficienza, e fa un appello a tutti i cittadini, agli utenti e alle loro famiglie, all'associazionismo, affinché si uniscano a questa battaglia in difesa dei diritti di tutti.
15 Giugno 2011
© Riproduzione riservata
Gli speciali
I più letti

Case della Comunità. Garattini: “I medici di famiglia devono diventare dipendenti del Ssn”

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Manovra. Ginecologi: “Ritiro immediato dell’emendamento Biancofiore, mette a rischio medici e pazienti”

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

Irregolarità agli esami del semestre-filtro a Medicina: il prevedibile epilogo di una riforma sbagliata

Case della Comunità. Garattini: “I medici di famiglia devono diventare dipendenti del Ssn”

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Manovra. Ginecologi: “Ritiro immediato dell’emendamento Biancofiore, mette a rischio medici e pazienti”

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

Irregolarità agli esami del semestre-filtro a Medicina: il prevedibile epilogo di una riforma sbagliata