Modifiche codice penale  e ordinamento penitenziario. StopOpg: “Così le Rems rischiano di diventare nuovi Opg”

Modifiche codice penale  e ordinamento penitenziario. StopOpg: “Così le Rems rischiano di diventare nuovi Opg”

Modifiche codice penale  e ordinamento penitenziario. StopOpg: “Così le Rems rischiano di diventare nuovi Opg”
"Un emendamento approvato al Senato rischia di far inviatre nelle strutture regionali, già sature, i detenuti con sopravvenuta infermità mentale e addirittura quelli in osservazione psichiatrica". È quanto denuncia il comitato StopOpg in una lettera inviata al ministro Orlando, al sottosegretario De Filippo e al commissario per il superamento degli Opg Corleone. "Così riproduciamo all’infinito la logica manicomiale". LA LETTERA

"È stato approvato al Senato un emendamento al Disegno di Legge 2067 (su garanzie difensive, durata dei processi, finalità della pena ecc), che rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. L’emendamento in questione ripristina la vecchia normativa (quindi ante: legge 81/2014, Dpcm 1.4.2008 allegato C, Accordo Conferenza Unificata 13.11.2011), disponendo il ricovero nelle Rems esattamente come se fossero i vecchi Opg. Se non si rimedia, saranno inviati nelle strutture regionali, già sature, i detenuti con sopravvenuta infermità mentale e addirittura quelli in osservazione psichiatrica". Questa la denuncia del comitato StopOpg contenuta in una lettera inviata al ministro della Giustizia Andrea Orlando, al sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, e al commissario per il superamento degli Opg Franco Corleone.
 
In questo modo, si legge nella lettera, "si stravolge la funzione delle Rems (e le si travolgono visti i numeri delle persone potenzialmente coinvolte), che non sarà più 'residuale': cioè destinata ai pochi casi in cui le misure di sicurezza alternative alla detenzione si ritiene non possano essere assolutamente praticabili". 
 
"Il problema che vuol risolvere l‘emendamento è garantire le cure troppo spesso ostacolate o negate dalle drammatiche condizioni delle carceri ? Ma Il diritto alla salute e alle cure dei detenuti non si risolve così – prosegue la lettera -. Semmai si devono potenziare le misure alternative alla detenzione. Così invece, moltiplicando strutture sanitarie di tipo detentivo dedicate solo ai malati di mente, riproduciamo all’infinito la logica manicomiale".

05 Agosto 2016

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