Contratti Pa. Comitato di Settore risponde al Mef sugli Atti indirizzo comparto e dirigenza medica e sanitaria. Ma incontro è rinviato

Contratti Pa. Comitato di Settore risponde al Mef sugli Atti indirizzo comparto e dirigenza medica e sanitaria. Ma incontro è rinviato

Contratti Pa. Comitato di Settore risponde al Mef sugli Atti indirizzo comparto e dirigenza medica e sanitaria. Ma incontro è rinviato
In vista del traguardo le repliche ai rilievi della Ragioneria dello Stato. Previsti aumenti dello 0,4% del monte salari delle quote fisse e 0,4% delle quote variabili, “salvo integrazioni a seguito di una eventuale diversa disponibilità economica che dovesse esser prevista dalla legge di stabilità”. Rimane in campo l’area socio-sanitaria, il professionista esperto e riordino carriere personale dirigenza medica. Tra una settimana la resa dei conti.

Si terrà molto probabilmente la prossima settimana (era previsto in questa) la riunione informale tra il Mef e il Comitato di settore Regioni-Sanità in cui quest’ultimo fornirà le risposte ai rilievi formulati (con le relative modifiche ai documenti) in agosto dalla Ragioneria dello Stato sugli Atti di indirizzo per il rinnovo dei contratti del personale dei livelli e della dirigenza medico, veterinaria e sanitaria. Un confronto che si annuncia dirimente per la ripresa delle trattative in attesa che dalla Legge di Bilancio arrivi un rabbocco di risorse.

E proprio dai fondi partono le repliche del Comitato guidato da Massimo Garavaglia che abbiamo potuto visionare in bozza. Uno dei rilievi del Mef era proprio quello della mancata indicazione degli aumenti. Nelle risposte del Comitato si prevede un aumento dello “0,4% del monte salari relativo alle voci fisse della retribuzione, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale” e uno “0,4% del monte salari relativo alle voci variabili”.

In ogni caso il Comitato sottolinea come si “riserva di integrare tale suddivisione a seguito di una eventuale diversa disponibilità economica che dovesse esser prevista dalla legge di stabilità”.

Tra le numerose repliche specificato poi come lemodalità di certificazione della quantificazione del risparmio, possono essere previste deliberazioni annue del collegio dei revisori. Mentre, per quanto attiene il limite di utilizzo delle risorse così certificate, esso viene fissato nel 50% delle stesse”. E questa previsione “non si pone in contrasto con quanto previsto dal D.L. 78/2015 in quanto si fa riferimento a risparmi ottenuti a parità di strutture”.

Ma non solo. Sul tema del riordino del percorso di carriere del personale afferente all’area della dirigenza medica-veterinaria e sanitaria” si precisa poi come esso “avverrà, a parità di risorse ovvero rientra nella disponibilità dei fondi contrattuali, non figurando nell’ambito del DL 78/2015”.

Come anticipato anche dal sottosegretario alla Salute Vito De Filippo rimane in campo l’istituzione dell’area delle professioni socio-sanitarie. Per il Comitato “Nell’atto di indirizzo è specificato che in attesa della istituzione dell’area, come prevista dal d.lgs. 502/92, al fine di adeguare l’articolazione dei professionisti e degli operatori del comparto sanità alla mutata evoluzione scientifica, tecnologica, formativa ed ordina mentale, è opportuno e necessario prevedere la seguente suddivisione del personale nelle seguenti aree funzionali: Area sanitaria; Area dell’integrazione sociosanitaria; Area dei fattori; Area della ricerca”.
 
Sulla figura del professionista esperto invece il Comitato riconosce che “non è prevista nell’attuale ordinamento” ma “l’atto di indirizzo propone la sua attuazione che non si configurerebbe come un profilo già presente ma come un nuovo livello di professionalità rispondente a determinati e precisi requisiti di formazione”.
 
L.F.

L.F.

13 Settembre 2016

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