Manovra. Primo incontro interlocutorio tra Governo e Regioni

Manovra. Primo incontro interlocutorio tra Governo e Regioni

Manovra. Primo incontro interlocutorio tra Governo e Regioni
Attivati due tavoli di confronto di cui uno ad hoc sulla sanità per approfondire l’impatto economico dei nuovi farmaci e dei nuovi Lea che secondo le Regioni costeranno il doppio rispetto agli 800 mln stimati e vincolati nel Fsn. In ogni caso il Governo, secondo quanto inteso dalle Regioni, sarebbe propenso amantenere l'impegno sui 2 miliardi di aumento, sempre che l’Europa conceda flessibilità, altrimenti ci saranno meno risorse per tutta la Pa, sanità compresa.

Primo incontro oggi pomeriggio tra le Regioni e il Governo sulla Legge di Bilancio. A quanto si è appreso nella riunione non si è parlato di cifre specifiche su cui il Governo starebbe ancora lavorando. Gli Enti locali hanno ribadito il contributo dato in questi anni sulla finanza pubblica e hanno fatto notare, sulla sanità, che i 2 mld di aumento per il Fondo sanitario 2017 pattuiti lo scorso febbraio rappresentano un minimo per far fronte alle nuove spese come Lea, farmaci innovativi, senza considerare la partita dei contratti.
 
Le Regioni, al termine dell’incontro hanno rimarcato la “sensibilità” del Governo su questi aspetti. Da quanto si apprende pare che dall’Esecutivo vi sia la volontà di mantenere l’accordo sui 2 miliardi in più sul Fsn 2017, ma se dall’Europa non dovessero arrivare segnali positivi sulla flessibilità è probabile che come per tutta la spesa pubblica, anche la sanità dovrà fare qualche sacrificio (un solo miliardo di aumento). La situazione in ogni caso è ancora fluida e Regioni e Governo hanno deciso di istituire 2 tavoli tecnici (di cui uno ad hoc sulla sanità).
 
L'aumento di 2 miliardi per il 2017 del fondo del servizio sanitario nazionale è "il minimo indispensabile,  quelle risorse non sono toccabili. Con il sottosegretario Claudio De Vincenti non abbiamo parlato di questo, per me è una cifra acquisita, poi vedremo". Così il governatore della Liguria,  Giovanni Toti, al termine dell'incontro tra regioni e governo a Palazzo Chigi,  commentando la possibilità che l'esecutivo riveda al ribasso la dote di 113 miliardi per il ssn nel 2017. I due miliardi, insiste Toti, "servono a malapena a coprire i costi aggiuntivi, i nuovi Lea e i farmaci innovativi".
 
“La legge prevede i 2 mld in più, ma di questo nello specifico non se n’è parlato. Ora ci saranno dei tavoli per approfondire delle questioni. Le dico solo che già sappiamo che i nuovi Lea costeranno il doppio rispetto a quanto previsto (800 mln)”. Così invece il coordinatore degli assessori alle Finanze, Massimo Garavaglia.
 
L.F.

L.F.

29 Settembre 2016

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