Camera. De Filippo risponde su chiusura Punti nascita di Tione ed Arco, e su Fondazione Santa Lucia

Camera. De Filippo risponde su chiusura Punti nascita di Tione ed Arco, e su Fondazione Santa Lucia

Camera. De Filippo risponde su chiusura Punti nascita di Tione ed Arco, e su Fondazione Santa Lucia
Sulla base del parere da parte del Comitato Punti nascita, già lo scorso giugno la Provincia di Trento aveva ricevuto comunicazione circa la possibilità del mantenimento in attività dei punti nascita di Cavalese e Cles, e la non ricevibilità della richiesta di deroga per i punti nascita di Arco e Tione. Quanto al Santa Lucia, il Ministero della salute ha costituito un tavolo tecnico per individuare opportune risposte allo stato di crisi in cui versa la Fondazione.

Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, è intervenuto ieri in commissione Affari Sociali per rispondere a due interrogazioni. La prima, presentata da Riccardo Fraccaro (M5S), riguardava la disattivazione dei punti nascita di Tione ed Arco
 
A tal proposito, il sottosegretario ha spiegato come, secondo le informazioni assunte dallo stesso ente locale sia emerso che fino all'11 novembre 2015, sulla base della normativa e della disciplina sui Punti nascita, non risultavano spazi tecnici per il mantenimento in attività dei 4 punti nascita con volumi al di sotto dei 500 parti/anno: Arco, Cavalese, Cles e Tione.
 
Successivamente, in data 22 giugno 2016 la Provincia Autonoma di Trento ha ricevuto la comunicazione del Ministero della salute con cui, sulla base del parere sulle deroghe del CPNn, si prevedeva la possibilità del mantenimento in attività dei punti nascita di Cavalese e Cles, nel rispetto dei requisiti indicati nel parere del CPNn, e la non ricevibilità della richiesta di deroga per i punti nascita di Arco e Tione; "in quest'ultimo punto nascita le attività risultavano già cessate dal 23 maggio 2016", ha precisato De Filippo.
 
"Concludo, pertanto, affermando che in oltre il 90 per cento dei casi il parto risulta un evento fisiologico compatibile con i tempi di percorrenza delle strade trentine e che con la cessazione dell'operatività del Punto Nascita cessa la operatività unicamente della sala parti e rimane attiva, anzi potenziata, tutta la parte inerente al follow up della gravidanza, del puerperio e di tutti gli aspetti ambulatoriali connessi ai neonati", ha sottolineato il sottosegretario.
 
In sede di replica, Fraccaro si è dichiarato insoddisfatto della risposta ricevuta, in quanto non viene accolta la richiesta alla base dell'interrogazione, pur manifestando apprezzamento per la possibilità di conoscere la documentazione inviata dalla Provincia autonoma di Trento. Ritiene, in particolare, che il parere espresso dal Comitato punti nascita in merito alla chiusura delle strutture di Tione ed Arco non sia motivato da un'errata valutazione bensì dai dati incompleti ed inesatti forniti dalla stessa provincia. "Si è quindi in presenza di un'operazione politica tesa a denigrare l'operato del Governo e ad eludere il ruolo di sorveglianza del Parlamento, mascherando le responsabilità dell'ente territoriale", ha dichiarato il deputato del M5S.
 
E' stato poi il turno di Laura Coccia (Pd), e della sua interrogazione sulla situazione della Fondazione Santa Lucia. In premessa, De Filippo ha spiegato come dal 2012 al 2015, la stessa Fondazione (e gli altri Irccs) abbiao registrato un aumento della produttività, in termini di "Impact Factor", grazie anche "all'attività di monitoraggio e valutazione della produzione scientifica compiuta dal Ministero della salute". L'effetto combinato dell'aumento del numero degli Irccs destinatari del contributo ministeriale e dell'incremento della produttività dei ricercatori, "ha determinato una diminuzione della remunerazione per singolo punto di 'Impact Factor', che è passata da euro 2.784,5 nel 2012 a euro 1.630,79 nel 2015. È evidente, pertanto, che la diminuzione nel tempo dei finanziamenti per la ricerca corrente in favore della Fondazione Santa Lucia è stata determinata dalla combinazione dei fattori richiamati. ", ha proseguito il sottosegretario.
 
De Filippo ha poi rilevato come un certo ritardo nell'erogazione finale dei fondi, nel corso del 2015, sia stato dovuto alla circostanza che "circa il 42 per cento delle relazioni intermedie e finali trasmesse dall'istituto stesso presentava criticità tali da richiedere ulteriori integrazioni e chiarimenti, ai fini dell'emanazione del prescritto parere tecnico indispensabile per dar corso all'erogazione dei fondi medesimi".
 
Infine, sul versante dell'assistenza, il sottosegretario ha precisato che, su richiesta della Fondazione Santa Lucia e della Regione Lazio, il Ministero della salute ha costituito un tavolo tecnico, i cui lavori sono in corso di svolgimento, per trovare una soluzione concordata volta a individuare "opportune risposte allo stato di crisi in cui versa la Fondazione, nella consapevolezza del valore scientifico e assistenziale da essa rappresentato per il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale".
 
In sede di replica, Coccia si è dichiarata parzialmente soddisfatta, in attesa di conoscere i provvedimenti che saranno adottati in un immediato futuro per sostenere "una realtà di eccellenza come la Fondazione Santa Lucia, che rappresenta un punto di riferimento non solo per Roma e per il Lazio ma per tutto il Centro-Sud nel campo della riabilitazione a seguito di danni neurologici".

30 Settembre 2016

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