Emiliano: “Dipendenti e cittadini segnalino fatti sospetti”
“Ringrazio il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, Marco Di Napoli, i NAS, il gruppo Tutela della salute di Napoli e i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Brindisi e Lecce per questa operazione che da un lato colpisce gli autori di una serie di reati gravi e dall’altro tutela cittadini e lavoratori onesti. Ancora una volta decisiva è stata la collaborazione tra istituzioni: ho condiviso personalmente con il Direttore Generale della ASL di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, che ringrazio, la necessità di segnalare alla magistratura ogni fatto utile alla individuazione di eventuali illeciti. Annuncio sin d’ora che la Regione Puglia si costituirà parte civile nel processo che dovesse essere eventualmente intentato contro gli indagati ed arrestati”, prosegue Emiliano.
“È questa l'occasione – invita il presidente – per chiedere a tutti i dipendenti del servizio sanitario regionale di segnalare prontamente, come avvenuto in questo caso, alla Procura della Repubblica competente ed alle forze dell'ordine ogni fatto sospetto o comunque rilevante a chiarire comportamenti illeciti da parte di chiunque. Analogamente chiedo a tutti i cittadini che attualmente sono in relazione con dipendenti disonesti del servizio sanitario ragionale di interrompere tali relazioni che danneggiano i cittadini stessi e infamano ingiustamente i coloro che interpretano da servitori dello Stato il proprio ruolo. Qualora fosse necessario un incoraggiamento in termini di supporto o di informazione per le relative denunce, i pugliesi non esitino a contattare la stessa Presidenza all'indirizzo email segreteria.presidente@regione.puglia.it, fosse anche con segnalazione anonima di fatti precisi”.
Ai direttori generali che non l'abbiano ancora fatto, Emiliano rinnova “l'invito a promuovere e rendere efficace la procedura del "whistleblowing" che consente già nel nostro ordinamento amministrativo la denuncia anonima e protetta di illeciti. È superfluo precisare che chiunque si renda responsabile di condotte illecite troverà anche nel licenziamento la risposta del servizio sanitario regionale”.
18 Ottobre 2016
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