Corruzione. Gli incontri Agenas. Dirindin: “Strumenti siano meno orientati su repressione e più su integrità e vera trasparenza”. D’Ambrosio Lettieri: “Sinergie lodevoli tra Anac e Agenas”

Corruzione. Gli incontri Agenas. Dirindin: “Strumenti siano meno orientati su repressione e più su integrità e vera trasparenza”. D’Ambrosio Lettieri: “Sinergie lodevoli tra Anac e Agenas”

Corruzione. Gli incontri Agenas. Dirindin: “Strumenti siano meno orientati su repressione e più su integrità e vera trasparenza”. D’Ambrosio Lettieri: “Sinergie lodevoli tra Anac e Agenas”
Nel corso della seconda giornata di incontri dedicati ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza degli Enti del Ssn in corso presso l'Agenas, sono intervenuti i Senatori componenti della Commissione Igiene e Sanità, Nerina Dirindin del PD e Luigi D’Ambrosio Lettieri dei Cor. I due parlamentari sono stati i Relatori della indagine conoscitiva sullo stato e sulle prospettive del Servizio Sanitario Nazionale

Nel corso della seconda giornata di incontri dedicati ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza degli Enti del Ssn in corso presso l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), sono intervenuti i Senatori componenti della Commissione Igiene e Sanità, Nerina Dirindin e Luigi D’Ambrosio Lettieri, Relatori della indagine conoscitiva sullo "Stato e sulle prospettive del Servizio Sanitario Nazionale nell’ottica della sostenibilità del sistema e della garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità".

"Gli incontri promossi da Agenas per i Responsabili per la prevenzione della corruzione delle Aziende sanitarie – ha dichiarato Nerina Dirindin – hanno messo in luce l’esigenza da tempo espressa di dar continuità ad un percorso in rete che consenta un continuo scambio di esperienze, di confronto su tematiche complesse e che non hanno ancora risposte definitive, di possibili trasferimenti di pratiche risultate efficaci in specifici contesti. È necessario che tutte le istituzioni impegnate a diverso titolo nella tutela della salute dei cittadini pongano particolare attenzione al ruolo e alle persone che divengono responsabili per la prevenzione della corruzione, sostenendo e facilitandone l’attività. Si pensi, ad esempio, alla possibile semplificazione delle procedure, oggi in essere, finalizzate alla raccolta dei dati utili alla corretta gestione delle possibili situazioni di conflitto di interesse".

"Occorre far sì – prosegue Dirindin – che tutti gli strumenti messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione siano sempre meno orientati da una logica di ispezione e repressione e sempre più ispirati ad una cultura che favorisca l’integrità, la vera trasparenza, la possibilità di cercare sempre nuove strategie per la gestione efficace delle possibili situazioni di conflittualità di interessi".

"Il contesto in cui si sviluppa il dibattito sulla sostenibilità del Ssn – ha affermato Luigi D’Ambrosio Lettieri – è complesso e allarmante. Il Ssn si trova in una condizione di complessivo logoramento, di profonda sofferenza e di crisi strutturale caratterizzata, tra le altre cose, dalle grandi disuguaglianze nelle cure, perché in Italia ci sono ben 7 regioni al di sotto della soglia che garantisce il rispetto dei Lea, cosa che determina il drammatico fenomeno della mobilità passiva extra regionale. Le pratiche illegali, che trovano terreno tanto più fertile in assenza di trasparenza e in presenza di una selva intricata di leggi e burocrazia, giocano un ruolo determinante anche nell’area sanitaria perché attaccano alle fondamenta l’economia, ma erodono anche servizi essenziali condizionando pesantemente la coesione sociale, perché minano la fiducia dei cittadini nel sistema pubblico".

"È la stessa Corte dei Conti – prosegue Lettieri – a rilevare che in sanità i fenomeni di corruzione "si intrecciano con sorprendente facilità a veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattiva gestione, talvolta favoriti dalla carenza dei sistemi di controllo". La corruzione produce effetti molteplici: riduce l’accesso ai servizi; peggiora in modo significativo gli indicatori generali di salute; sottrae risorse ai programmi di assistenza. Per tale ragione il contrasto alla corruzione nel settore sanitario costituisce un impegno prioritario per i responsabili delle politiche pubbliche, a cominciare dalle Regioni che devono applicare attraverso le Asl i piani anticorruzione. L’approccio alla lotta alla corruzione, anche nelle Asl, si pone, dunque, l’obiettivo di aumentare il livello di integrità in tutte le aree della sanità pubblica e privata, anche a difesa della sostenibilità del sistema sanitario e introduce, previo coordinamento con le Regioni, misure specifiche atte a rafforzare il sistema di individuazione, di prevenzione e contrasto alle aree di inefficienza e sprechi, nonché i fenomeni corruttivi al fine di recuperare risorse da destinare prioritariamente all'erogazione dei Lea. Certamente, le sinergie sono fondamentali, come dimostrano l’attività dell’Autorità Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone e quella lodevolmente promossa e realizzata da Francesco Bevere con l’Agenas nel dare puntuale e concreta attuazione al protocollo d’intesa Anac – Ministero Salute".


 


Lorenzo Proia

27 Ottobre 2016

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