Tecniche d’avanguardia alla Ginecologia di Mondovì: applicata in modo strutturato la tecnica del “linfonodo sentinella” a pazienti affette da tumore all’utero

Tecniche d’avanguardia alla Ginecologia di Mondovì: applicata in modo strutturato la tecnica del “linfonodo sentinella” a pazienti affette da tumore all’utero

Tecniche d’avanguardia alla Ginecologia di Mondovì: applicata in modo strutturato la tecnica del “linfonodo sentinella” a pazienti affette da tumore all’utero
Dal mese di ottobre 2016 il reparto di Ginecologia dell’ospedale di Mondovì si è dotato di una tecnologia che offre alle pazienti affette da tumore dell'utero (endometrio e cervice) la possibilità di asportare, nel corso dell'intervento eseguito in laparoscopia, il cosiddetto linfonodo sentinella. Attualmente in Piemonte la Ginecologia di Mondovì è l'unica realtà che può offrire questa possibilità

Dal mese di ottobre 2016 il reparto di Ginecologia dell’ospedale di Mondovì si è dotato di una tecnologia che offre alle pazienti affette da tumore dell'utero (endometrio e cervice) la possibilità di asportare, nel corso dell'intervento eseguito in laparoscopia, il cosiddetto linfonodo sentinella.

Spiega il direttore della struttura Andrea Puppo: “Tale linfonodo è la prima stazione extrauterina dove immaginiamo di poter trovare una metastasi, condizione che modifica in maniera significativa la prognosi e la terapia post-operatoria. Questa metodica, già ampiamente in uso per altre neoplasie come il tumore alla mammella o il melanoma, consente di asportare solo un linfonodo (quello più significativo, identificato mediante una particolare colorante verde), limitando sia il tempo operatorio sia gli effetti collaterali legati alle ampie dissezioni linfonodali classicamente effettuate nel trattamento delle neoplasie uterine”.

Attualmente in Piemonte la Ginecologia di Mondovì è l'unica realtà che può offrire questa possibilità, eseguita in modo strutturato, abbinata alla tecnica laparoscopica. La diffusione di questa metodica, protagonista nei maggiori centri di riferimento italiani e mondiali, consentirà di avere diagnosi sempre più raffinate e contestualmente metodiche chirurgiche sempre meno invasive, con indiscussi vantaggi sulla ripresa post-chirurgica e sulla personalizzazione delle terapie complementari (chemioterapia e radioterapia).

Lorenzo Proia

14 Marzo 2017

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