Hpv. Cneps e Iss, al via progetto per incrementare le campagne di vaccinazione

Hpv. Cneps e Iss, al via progetto per incrementare le campagne di vaccinazione

Hpv. Cneps e Iss, al via progetto per incrementare le campagne di vaccinazione
Produrre uno strumento operativo che possa supportare Regioni e Asl nelle prossime campagne di vaccinazione contro l’Hpv, per incentivare le coperture vaccinali in tutto il territorio nazionale. È questo l’obiettivo del progetto Valore (VAlutazione LOcale e REGionale delle campagne per la vaccinazione contro l’Hpv), che coinvolgerà anche un campione di ragazze nate tra il 1997 o 1998.

Conoscere in modo più approfondito le strategie più appropriate per migliorare l’offerta della vaccinazione contro l’Hpv, capire gli elementi che possono favorire una scelta vaccinale consapevole da parte delle famiglie, e sviluppare un documento tecnico per la conduzione di una campagna vaccinale e un pacchetto formativo, che possano essere di supporto alle Regioni e alle Asl nelle prossime campagne.
Sono queste le strategie del progetto Valore (VAlutazione LOcale e REGionale delle campagne per la vaccinazione contro l’Hpv), coordinato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità che punta a incrementare le coperture vaccinali contro il papilloma virus in tutto il territorio nazionale.
Due gli studi messi in campo. Attraverso una prima indagine, alla quale hanno aderito tutte le Regioni tranne una, saranno valutati gli aspetti organizzativi, logistici, comunicativi e sociali delle campagne vaccinali contro l’Hpv condotte nelle Regioni e Asl italiane, e messi in relazione con i dati di copertura vaccinale. Le informazioni sono raccolte attraverso la compilazione on line di un questionario elettronico da parte dei referenti di Regioni e Asl. In particolare tre Regioni (Liguria, Lombardia, Umbria) compileranno soltanto il questionario regionale; mentre le restanti Regioni coinvolgeranno le Asl nella compilazione del questionario locale.
Con la seconda indagine condotta in alcune Asl italiane saranno invece indagati i motivi della mancata vaccinazione Lo studio coinvolgerà quindi un campione di ragazze della coorte 1997 o 1998 che, invitate a vaccinarsi, non risultano avere ricevuto la somministrazione. Hanno aderito 49 Asl in 8 Regioni (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto). Un questionario anonimo sarà inviato per posta da parte del servizio vaccinale della Asl alle famiglie delle ragazze, per indagare i motivi di mancata vaccinazione. Alle famiglie è richiesto di compilare il questionario e di rispedirlo, attraverso busta pre-compilata e pre-affrancata, al Centro nazionale di epidemiologia sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità.
 

23 Settembre 2011

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...