All’Asl To5 protesica di anca e ginocchio d’avanguardia

All’Asl To5 protesica di anca e ginocchio d’avanguardia

All’Asl To5 protesica di anca e ginocchio d’avanguardia
Gli impianti protesici di anca e gnocchio sono cresciuti da 223 nel 2013 a 312 nel 2015 (dato di attività di un anno intero a Chieri e solo il primo quadrimestre a Moncalieri). Al Maggiore di Chieri, oltre alla normale attività chirurgica, si tengono anche corsi di aggiornamento con medici provenienti da tutta Italia.

La struttura di ortopedia e traumatologia dell’Asl TO5 è stata protagonista al 48° congresso nazionale della società scientifica Otodi (Ortopedici-traumatologi ospedalieri d’Italia) svoltosi nei giorni scorsi in Liguria.

Il convegno, spiega la Asl in una nota, verteva su tematiche molto attuali quali le fratture su protesi e mezzi di sintesi per le fratture stesse e la fragilità ossea e ha visto la partecipazione di oltre 400 specialisti tra medici e infermieri (per l’Asl TO5 hanno relazionato anche le infermiere: Gerardina Tartaglia, Cinzia Vigna, Samanta Ronco e Stefano Benso). Il congresso, inoltre, ha avuto anche un interessante percorso parallelo sulle dinamiche di flusso del paziente reparto-sala operatoria.

In particolare si è affrontato il tema, sempre più di attualità della frattura su fragilità ossea (osteoporosi) così come spiega il direttore della struttura di Ortopedia dell’Asl TO5 Elvio Novarese: “Nei nostri reparti di ortopedia questa tipologia chirurgica riparativa è in costante aumento con evidente e crescente impegno chirurgico – gestionale e di risorse su pazienti in prevalenza grandi anziani affetti da comorbilità che li rendono fragili non solo per quanto riguarda l’osso ma la persona nella sua interezza psichica e fisica”.

Le tecniche chirurgiche di approccio per impiantare una protesi articolare di anca e ginocchio sono sempre più rivolte alla ricerca della mini-invasività sulle parti molli per ottenere una sempre più precoce ripresa funzionale e abbattimento del dolore post-chirurgico. A tale proposito il dott. Novarese organizzerà nel mese di settembre a Torino insieme al prof. Alessandro Massè  e dr. Daniele Comba un convegno aperto a chirurghi ortopedici e terapisti della riabilitazione che discuteranno proprio su questi temi.

“Attraverso una via chirurgica innovativa (approccio anteriore diretto) con massima conservazione dei muscoli e dei nervi periarticolari – illustra ancora Novarese -, l’accesso anteriore all’anca viene eseguito nel reparto di ortopedia dell’Asl TO5 dal 2009”.

Nonostante l’attività di ortopedia sia stata spostata prevalentemente sugli ospedali di Chieri e Carmagnola, i numeri degli impianti protesici di Anca e Ginocchio sono decisamente importanti per presidi di piccole dimensioni e “generalisti”:  223 nel 2013; 347 nel 2014; 312 nel 2015 (dato di attività di un anno intero a Chieri e solo il primo quadrimestre a Moncalieri) e 274 nel 2016 (con il solo presidio di Chieri).

Dall’autunno del 2017 con la riapertura del blocco operatorio del Santa Croce di Moncalieri si ritiene di poter avere un aumento della produzione protesica.

Oltre agli interventi di chirurgia ortopedica descritti in precedenza, nell’ospedale Maggiore di Chieri (con sala operatoria dedicata alla chirurgia protesica articolare) si tengono dal 2013 corsi che serviranno per apprendere la procedura di impianto protesico dell’anca. La partecipazione di molti medici provenienti da tutte le regioni italiane è non solo teorica ma di partecipazione in qualità di osservatori diretti in sala operatoria.

08 Giugno 2017

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