Moda. M5S: “Stop a modelle taglia zero. Ecco nostra proposta legge”

Moda. M5S: “Stop a modelle taglia zero. Ecco nostra proposta legge”

Moda. M5S: “Stop a modelle taglia zero. Ecco nostra proposta legge”
In tutto 4 articoli in cui si prevedono alcuni interventi essenziali: divieto di impiegare modelle anoressiche o in stato di malnutrizione, obbligo di un certificato medico che attesti l'assenza di disturbi alimentari, sanzioni per chi non rispetta queste nnorme e campagne informative su una corretta educazione alimentare. "Calendarizzare al più presto la nostra proposta di legge in Commissione Attività Produttive". IL TESTO

“Vietare l'impiego di modelle anoressiche o in stato di malnutrizione, cosiddette ‘taglia zero’, per sfilate e campagne pubblicitarie. E' quanto prevede la proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, che chiediamo di calendarizzare al più presto in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati". Lo dichiara Azzurra Cancelleri, deputata 5stelle in Commissione Attività Produttive e prima firmataria della pdl presentata oggi alla Camera durante il Convegno “Moda e disturbi alimentari” insieme con la top model curvy, Elisa D'Ospina; Tiziana Monreale, Fashion designer; Erika Ionta, dietista e Riccardo Dalle Grave, Responsabile scientifico dell’Associazione Italiana Disturbi dell'Alimentazione e del Peso (AIDAP).
 
“La proposta di legge del MoVimento 5 Stelle è composta da quattro articoli e prevede alcuni interventi essenziali. In particolare – spiega la deputata 5stelle Azzurra Cancelleri – l'articolo 1 stabilisce il divieto di impiegare in sfilate o campagne pubblicitarie modelle con un indice di massa corporea (rapporto tra peso e altezza) pari o inferiore a 18,5, indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come livello al di sotto del quale si può parlare di malnutrizione; l’articolo 2 prevede l'obbligo di un certificato medico e di una valutazione psicologica che attestino l'assenza di disturbi alimentari per poter sfilare; l'articolo 3 stabilisce le sanzioni per chi non rispetta quanto previsto nei primi due articoli (da una multa di 75mila euro alla reclusione fino a sei mesi) e per i mezzi di informazione e tutti quei soggetti che promuovono un'immagine di eccessiva magrezza incoraggiando il ricorso a restrizioni alimentari per un periodo prolungato (da una multa di 100mila euro alla reclusione fino a un anno). Infine, all'articolo 4 si promuovono campagne informative volte a diffondere una corretta educazione alimentare”.
 
“Misure simili sono già state adottate in altri Paesi, come Francia e Israele. Inoltre la nostra proposta di legge non ha oneri aggiuntivi per lo Stato. Per questo – conclude Cancelleri – lanciamo un appello, non solo al presidente della Commissione Attività Produttive, Guglielmo Epifani, ma a tutte le forze politiche affinché questa proposta di legge sia calendarizzata, discussa e approvata al più presto”.

29 Settembre 2017

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