Reggio Emilia. Depositata mozione a sostegno dell’aborto farmacologico in regime ambulatoriale

Reggio Emilia. Depositata mozione a sostegno dell’aborto farmacologico in regime ambulatoriale

Reggio Emilia. Depositata mozione a sostegno dell’aborto farmacologico in regime ambulatoriale
A presentarla i consiglieri comunali Dario De Lucia e Federica Franceschini del PD, e Lucia Lusenti di SI. La mozione impegna il Comune a trasmettere alla Regione, al Parlamento e al Ministero della Salute il documento realizzato da alcune associazioni per richiedere l’aborto medico (o farmacologico) anche in regime ambulatoriale, invitandoli ad approvare una legge regionale e nazionale. La mozione

Garantire che l’aborto medico (o farmacologico) possa essere effettuato anche in regime ambulatoriale. È quanto si chiede in una mozione presentata in Consiglio Comunale di Reggio Emilia da Dario De Lucia e Federica Franceschini del PD, e Lucia Lusenti di SI.  

“E’ scelta della donna se avere o no figli e lo Stato italiano riconosce il diritto all’interruzione di gravidanza”, è la premessa della mozione, in cui si evidenzia poi che a 8 anni dall’introduzione della “pillola abortiva” (RU486) in Italia, le sue percentuali di utilizzo per l’Ivg sono “Francia 57%, Inghilterra 60%, Finlandia 98%, Svezia 90%, Portogallo 65%, Italia 15%”.

E l’Italia, evidenziano i consiglieri, “è ultima, non per l’ostilità delle donne, ma perché l’accesso a tale metodica è fortemente limitato – in molte realtà possiamo dire ‘ostacolato’ –  dalle modalità di ricovero consigliate/imposte dal Ministero della Salute”.

La mozione impegna dunque il Comune a sensibilizzare l’opinione pubblica reggiana sul tema dell’interruzione di gravidanza e a trasmettere alla Regione, al Parlamento e al Ministero della Salute il documento realizzato da alcune associazioni per richiedere l’aborto medico (o farmacologico) anche in regime ambulatoriale, invitando queste istituzioni ad approvare una legge regionale e nazionale. La mozione

03 Ottobre 2017

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