Infermieri. “In Toscana non si pensi solo ai medici”, Ipasvi Gorssetto scrive a Saccardi

Infermieri. “In Toscana non si pensi solo ai medici”, Ipasvi Gorssetto scrive a Saccardi

Infermieri. “In Toscana non si pensi solo ai medici”, Ipasvi Gorssetto scrive a Saccardi
Il presidente dell’Ipasvi Grosseto, Nicola Draoli, ha scritto all’assessore Stefania Saccardi e al presidente della Commissione Salute, Stefano Scaramelli, per rappresentare la posizione degli infermieri. E precisa: “Gli infermieri accolgono le difficoltà espresse dalla classe dirigente medica, per altro in gran parte sovrapponibili ad ogni professionista”. Dunque “ben vengano le istanze dei medici”, ma “chiediamo quali risposte si intende dare agli infermieri”. LA LETTERA

Il 12 dicembre i medici in tutta Italia hanno scioperato. Gli Ordini delle professioni Infermieristiche della Regione Toscana accolgono le difficoltà espresse dalla classe dirigente medica, evidenziando come peraltro esse siano “in gran parte sovrapponibili ad ogni professionista che opera in questo momento in Sanità”. Ma il presidente dell’Ipasvi Grosseto, Nicola Draoli, si dice “perplesso” da come “la Regione Toscana non abbia avuto nessuna difficoltà a sottoscrivere un impegno formale per sostenere il rinnovo dei Contratti in ambito medico e impegnarsi nel monitorare l'assetto organico sempre in esclusivo ambito medico”. “Perché tali impegni non sono trasversali a tutte le professioni e con quale criterio si va a dare un così importante segnale di supporto monoprofessionale?”, si chiede Draoli.

Il presidente dell’Ipasvi Grosseto ha quindi deciso di scrivere all’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi e al presidente della Commissione Salute del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli, per rappresentare la posizione degli infermieri e chiedere se “esiste o non esiste impegno analogo anche per gli altri pilastri della sanità regionale, gli infermieri” o, comunque, come la Regione “intende muoversi nei confronti della rappresentanza più numerosa del sistema sanitario tutto”.

“Ci sono circa 28,000 infermieri iscritti  agli Ordini Toscani che hanno sì da piangere lacrime amare per CCNL indegni di una professione intellettuale che ha sulle spalle l’operatività quotidiana del mondo sanitario e che, al limite, condivide lo stesso peso con gli amici medici pur su ambiti disciplinari diversi. Siamo ben curiosi di vedere i risultati del nuovo Piano Nazionale Esiti che dal 2018 implementerà proprio l'assistenza infermieristica”, scrive Draoli nella lettera.

Per il presidente dell’Ipasvi Grosseto, dunque, “ben vengano le istanze dei medici”, ma “chiediamo quali risposte si intende dare agli infermieri, a meno che non si voglia sottolineare con il silenzio altre evidenze che diventeranno parole  chiare alle decine di migliaia di professionisti che vi stanno seguendo. Chiediamo formalmente un forte ‘patto per l’infermieristica Toscana’ non più procrastinabile”.

04 Gennaio 2018

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