Sanità 4.0, in arrivo il secondo numero

Sanità 4.0, in arrivo il secondo numero

Sanità 4.0, in arrivo il secondo numero
Nel prossimo numero ci saranno molti approfondimenti tecnici, ma il focus sarà su uno studio relativo al tema “Un modello sanitario Piemontese”. Un secondo articolo riguarderà le “Reti cliniche integrate e strutturate” come modello di sanità sostenibile. Il contributo editoriale è di Enrico Desideri. Ci sarà, inoltre, un articolo a firma dalla neo presidente di Federsanità Anci, Tiziana Frittelli in tema di aggiornamento sull’applicazione della riforma Gelli-Bianco.

Prosegue la programmazione della rivista Sanità 4.0, lo strumento editoriale nato per dare visibilità ai tanti progetti e studi che nascono e si strutturano nelle aziende sanitarie, dando voce alle buone pratiche di integrazione tra sanità e territorio, tra Aziende sanitarie e Comuni.
 
Nel prossimo numero ci saranno molti approfondimenti tecnici, ma il focus sarà su uno studio relativo al tema “Un modello sanitario Piemontese”. Si parte da una domanda che si sono posti alcuni ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale ovvero se vi siano assonanze tra quello piemontese e altri sistemi regionali o aderenze a quello nazionale.
 
Si tratta di una serie di interrogativi e argomentazioni affrontati nella ricerca dal titolo “Caratteri giuridico-istituzionali e organizzativi del Sistema sanitario e socio sanitario della Regione Piemonte: individuazione e analisi di un modello regionale di tutela del diritto alla salute”. Il progetto è promosso e sostenuto dal Centro d’Eccellenza Interdipartimentale per il Management Sanitario dell’Università del Piemonte Orientale (Ceims) e da Federsanità Anci Piemonte.
 
Ma esiste un modello piemontese? Le risposte sono chiaramente ritrovabili nella poderosa risalita della sanità piemontese nell’ambito della sanità nazionale per quanto riguarda la qualità dei servizi erogati, seppur in piano di rientro. Si tratta del miglioramento che la regione ha ottenuto nel posizionamento all’interno del ranking dei vari Ssr, elaborato dal ministero della Salute in base alla cosiddetta griglia Lea (gli indicatori e risultati che consentono di valutare l’adempimento delle Regione agli obblighi di erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni).
 
Passando dal terzo al secondo posto, con il miglior punteggio in termini assoluti mai ottenuto, il Piemonte mostra una “risalita” nella classifica che, confermando un trend positivo, incoraggia rispetto alla capacità dal sistema di reggere (anche) alla difficile fase di attuazione del piano di rientro e, soprattutto, ai problemi che avevano condotto alla sua attivazione. Come un poderoso spartiacque tra un prima e un dopo, con un complicato e lungo durante, quello che di fatto è stato un commissariamento della sanità piemontese ne ha finito per condizionarne scelte e strategie. La stessa riforma delle rete ospedaliera, accolta con non poche perplessità che ancora permangono in alcune zone della regione, avviene con modi e percorsi dai quali traspare il forte condizionamento ministeriale, esercitato con il famoso e per alcuni famigerato tavolo Massicci.
 
Un secondo articolo riguarderà le “Reti cliniche integrate e strutturate” come modello di sanità sostenibile. Il contributo editoriale è di Enrico Desideri, direttore generale Area Vasta Sud Est Regione Toscana. Ci sarà, inoltre, un articolo a firma dalla neo presidente di Federsanità ANCI, Tiziana Frittelli in tema di aggiornamento sull’applicazione della riforma Gelli-Bianco sulla responsabilità professionale in ambito sanitario.


 


Federico Ruggieri

12 Febbraio 2018

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