Veneto. Via libera della Giunta all’acquisto di 24 mammografi per un valore di 2,8 milioni

Veneto. Via libera della Giunta all’acquisto di 24 mammografi per un valore di 2,8 milioni

Veneto. Via libera della Giunta all’acquisto di 24 mammografi per un valore di 2,8 milioni
Si tratta di 10 mammografi digitali dal costo di 80 mila euro l’uno e 13 mammografi digitali con tomosintesi, da 160 mila euro ciascuno che saranno distribuite tra tutte le Ulss venete. Zaia: “In sanità chi sta fermo, in realtà arretra, ma noi vogliamo continuare a progredire”

Con una delibera approvata su proposta dell’Assessore alla Sanità Luca Coletto, la Giunta regionale del Veneto ha dato il via a una vasta operazione di ammodernamento delle dotazioni di mammografi in tutte le Ullss venete per un investimento complessivo di 2 milioni 880 mila euro, autorizzando l’Azienda Zero a procedere all’acquisto.

21 mammografi saranno acquistati e messi in funzione già in quest'anno, altri 3 lo saranno nel 2019. 10 sono mammografi digitali di un valore di 80 mila euro l’uno; 13 sono mammografi digitali con tomosintesi, con un costo unitario di 160 mila euro.
 
“Fin dal varo del Piano Sociosanitario, e via via con l’attivazione delle breast unit per la presa in carico totale e multidisciplinare delle donne colpite da tumore al seno abbiamo fatto della lotta alle neoplasie della mammella una priorità, un punto d’onore, un segnale di civiltà e gratitudine nei confronti di tutte le venete, un messaggio di speranza. Abbiamo investito in finanziamenti tecnologici e in professionalità, e continuiamo a farlo”, ha detto il presidente della Regione Luca Zaia.

“Oggi acquistiamo ben 24 macchinari di ultima generazione che andranno a sostituire macchinari più vecchi. Quelli nuovi raggiungono il massimo della precisione e garantiscono al medico il più efficace aiuto per la diagnosi. I mammografi saranno distribuiti su tutto il territorio, sulla base delle esigenze espresse dalla Ullss per rendere capillare il servizio di diagnosi e potenziare lo screening. In sanità – conclude Zaia – chi sta fermo, in realtà arretra, ma noi vogliamo continuare a progredire. Un progresso che si basa molto sull’aggiornamento tecnologico e che in questo caso mette in campo nuove armi per combattere quella che è una delle peggiori paure delle donne, proprio nei giorni che ci avvicinano alla giornata nazionale della Salute della Donna del 22 aprile”.

18 Aprile 2018

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