Eroina. Se inalata, le conseguenze cerebrali sono catastrofiche

Eroina. Se inalata, le conseguenze cerebrali sono catastrofiche

Eroina. Se inalata, le conseguenze cerebrali sono catastrofiche
Uno studio pubblicato da Jama Neurology ha messo in evidenza le gravi conseguenze dell’inalazione d’eroina. Questa pratica può provocare leucoencefalopatia, una patologia cerebrale hce può portare anche alla morte.

(Reuters Health) – Fumare eroina riscaldata su un foglio di alluminio, una pratica nota in tutto il mondo come chasing the dragon (CTD), porterebbe a complicanze a livello cerebrale catastrofiche. È la conclusione cui è arrivato un team di ricercatori guidato da Ciro Ramos-Estebanez, della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio, che ha pubblicato uno studio su JAMA Neurology.
 
La premessa. L’eroina per via inalatoria è la forma più diffusa di abuso di oppioidi nelle grandi aree urbane, grazie alla sua pronta disponibilità, alla maggiore facilità di somministrazione e a un profilo infettivo più sicuro rispetto all’uso per via iniettabile. L’eroina così fumata provocherebbe leucoencefalopatia, la cui fisiopatologia di base non è chiara e il cui spettro clinico vairia da disattenzione e confusione a delirio, fino ad alterazione motoria generalizzata e, in molte persone, a morte.

Lo studio. Tra gli 88 pazienti presi in considerazione nello studio, 18, pari al 21%, avevano caratteristiche lievi, 46, pari al 52%, avevano caratteristiche moderate, e 24, pari al 27%, avevano caratteristiche gravi. Inoltre, tra i 141 casi di leucoencefalopatia segnalati, l’82,3% era dovuto a CTD e solo il 17,7% derivava da altre forme di inalazione. La fenomenologia associata al CTD sembra interessare il cervello, mentre altre vie di inalazione sono associate a ischemia respiratoria, cardiaca, cerebrale, spinale e multiorgano.
 
Nei cervelli di fumatori CTD di eroina, l’esame patologico ha mostrato demielinizzazione acuta e vacuolopatia spongiforme, con cervelletto ed emisferi cerebrali tra le aree più colpite. Inoltre, sempre da quanto riferito dai ricercatori americani, la maggior parte delle persone con casi lievi sopravviverebbe, mentre la prognosi resterebbe riservata in individui con presentazioni moderatamente gravi e la maggior parte delle persone con sintomi gravi avrebbe esiti fatali, il 67%.

La diagnosi del danno. Gli autori hanno quindi proposto cinque criteri di inclusione e tre di esclusione in base ai quali gli individui possono essere diagnosticati con una leucoencefalopatia derivante da CTD possibile, probabile o definita.“L’inalazione dell’eroina è un metodo di abuso in cui la sostanza viene scaldata su un foglio di metallo, in genere alluminio, con una fiamma”, spiega Ramos-Estebanez.
 
“L’inalazione di eroina danneggia però la materia bianca cerebrale provocando leucoencefalopatia tossica in modo che alla fine il tessuto cerebrale, se osservato al microscopio, assomiglia a una spugna”.“Al momento non sappiamo quando frequente o comune sia questa condizione: ci sono diversi gradi di gravità di questa sindrome e ognuno ha il suo tipico sottogruppo di sintomi e segni”, continua l’esperto, che sototlinea come il processo diagnostico messo a punto dal suo gruppo sia facile da implementare e potrebbe aiutare a identificare precocemente la migliore terapia.

Fonte: JAMA Neurology
 
Will Boggs

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Will Boggs

10 Luglio 2018

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