Tumore pancreas. Analisi Dna tumorale circolante utile per la prognosi

Tumore pancreas. Analisi Dna tumorale circolante utile per la prognosi

Tumore pancreas. Analisi Dna tumorale circolante utile per la prognosi
La cosiddetta “biopsia liquida” del Dna tumorale circolante ha dimostrato di essere in grado di prevedere la a progressione della malattia e la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma pancreatico. L’evidenza arriva da uno studio USA che ha preso in consideraziione 194 casi

(Reuters Health) – L’analisi attraverso ‘biopsia liquida’ del Dna tumorale circolante (ctDna) e dell’esosoma del Dna (exoDna), materiale genetico sotto forma di microvescicole, sarebbe in grado di prevedere la progressione della malattia e la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma pancreatico. E’ quanto emerge da una ricerca guidata da Hector Alvarez, dell’University of Texas Anderson Cancer Center di Houston, e pubblicata da Gastroenterology.

Lo studio
I ricercatori hanno analizzato le biopsie liquide di 194 pazienti in trattamento per un adenocarcinoma duttale pancreatico (Pdac) localizzato o metastatico. I tassi di rilevamento di mutazioni su Kras all’inizio dello studio sono stati del 61% nell’exoDna e del 53% nel ctDna, nei pazienti con metastasi, e rispettivamente del 38% e 34% nei pazienti con tumore localizzato. I tassi di rilevamento delle mutazioni, invece, sono stati significativamente più bassi nei pazienti con altre lesioni al pancreas: rispettivamente 12% e 16%,  in caso di cisti pancreatiche, e 25% e 17% in caso di malattia pancreatica non neoplastica.

La frazione di allele mutante (Maf) ExoKras, inoltre, è diminuita dopo la terapia neoadiuvante e dopo la resezione del tumore, ma è aumentata, o rimasta invariata, nei pazienti che non potevano sottoporsi a intervento chirurgico. La presenza di ctDna rilevabile sarebbe stata associata a sopravvivenza libera da progressione significativamente più breve, con un rapporto di rischio di 1,93, e una più breve sopravvivenza globale, con un rapporto di rischio di 2,36. Così, i pazienti con frazione di allele mutante exoKras maggiore del 5% avrebbero avuto una riduzione significativa di sopravvivenza libera da progressione e di sopravvivenza globale.

Fonte: Gastroenterology

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Reuters Staff

28 Settembre 2018

© Riproduzione riservata

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