Primari oncologi ospedalieri a confronto su costi e budget

Primari oncologi ospedalieri a confronto su costi e budget

Primari oncologi ospedalieri a confronto su costi e budget
Si è conclusa la due giorni promossa da Cipomo a Sanremo. In oncologia il carico di lavoro clinico è in continuo aumento per diversi motivi: la maggiore durata della malattia grazie all'efficacia delle cure e l'aumento della "prevalenza" del 24% dal 2010 al 2017. Altro tema caldo è stato l’aumento dei costi sanitari in particolare per i farmaci e tecnologie.

Si è appena conclusa a Sanremo la Conferenza Nazionale del Collegio italiano ei primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo), intitolata “Il lavoro dell’Oncologo: tra Gestione Clinica, Formazione e Organizzazione” presenziata da Mario Clerico, Presidente Cipomo, e Lazzaro Michele Repetto, Direttore del dipartimento di oncologia della Asl 1 Sistema Sanitario Regione Liguria – Ospedale di Sanremo.
 
Nel corso delle due giornate sono stati affrontati temi di grande attualità partendo dall’aumento della sopravvivenza e delle aspettative dei pazienti oncologici.
 
In oncologia, infatti, il carico di lavoro clinico è in continuo aumento per diversi motivi:
– Maggiore durata della malattia dopo la diagnosi di cancro grazie all’efficacia delle cure.
– Aumento della “prevalenza” (cioè i pazienti che sopravvivono dopo la diagnosi di tumore) del 24% dal 2010 al 2017 in Italia, secondo quanto riportato nella pubblicazione annuale “i numeri del cancro” a cura di Aiom e Airtum. L’efficacia delle terapie chirurgiche, mediche e radioterapiche garantisce, infatti, la guarigione di 2 pazienti oncologici su 3. Nonostante questo, i pazienti hanno comunque bisogno di cure e assistenza oncologiche.
I pazienti sono oggi più informati e richiedono soluzioni alla malattia talvolta anche oltre le reali possibilità e con aspettative miracolistiche (fake news su cure oncologiche). È sempre più difficile in questa società accettare la sofferenza e il fine vita.
 
Altro tema caldo è l’aumento dei costi sanitari in particolare per i farmaci e per tecnologie sanitarie. La cura del cancro è molto costosa. Basta pensare che il budget di un reparto oncologico di media grandezza che tratta 1000 nuovi casi all’anno supera i 5 milioni di euro, mentre i reparti più grandi possono arrivare a qualche decina di milioni di euro. Anche questa responsabilità è di competenza del primario.
 
Ne deriva la necessità di ottimizzare e monitorare costantemente i processi di governo clinico e organizzativi, per assicurare la migliore cura possibile al paziente e tenere d’occhio il budget concordato. L’oncologia, per gli elevati costi delle diagnosi e delle terapie, è in prima linea in questa sfida.
 
Il paziente oncologico è stato al centro del dibattito della seconda giornata. “Il sapere ascoltare il malato con i suoi bisogni e le sue necessità – ha dichiarato Mario Clerico, Presidente Cipomo – rappresenta un aspetto fondamentale nel lavoro quotidiano dell’oncologo. L’obiettivo finale, quindi, diventa quello di riuscire a conciliare la domanda e l’offerta di cura attraverso una corretta ed efficace comunicazione clinica. Gli aspetti di comunicazione medico-paziente risultano importanti per comprendere e condividere gli obiettivi di cura”.
 

15 Ottobre 2018

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