Distribuzione diretta. Federfarma agli associati: “Segnalare i casi di spreco denunciati dai cittadini”

Distribuzione diretta. Federfarma agli associati: “Segnalare i casi di spreco denunciati dai cittadini”

Distribuzione diretta. Federfarma agli associati: “Segnalare i casi di spreco denunciati dai cittadini”
La Federazione dei titolari di farmacia ha inoltrato una circolare a tutti gli iscritti in cui si invita a “far luce su casi di spreco provenienti dalla distribuzione diretta sulla base delle segnalazioni dei cittadini”. L'associazione sottolinea infatti che “giungono periodicamente segnalazioni con le quali si evidenzia che sovente singoli cittadini si recano nelle farmacie per richiedere la possibilità di restituire confezioni integre di medicinali ottenuti tramite distribuzione diretta dalle strutture pubbliche” 

Far luce su casi di spreco provenienti dalla distribuzione diretta sulla base delle segnalazioni giunte in farmacia. Questo l’obiettivo di Federfarma indicato in una circolare in cui si invitano gli associati a inviare documentazione alle proprie associazioni provinciali.

“Giungono periodicamente segnalazioni con le quali si evidenzia che sovente singoli cittadini si recano nelle farmacie per richiedere la possibilità di restituire confezioni integre di medicinali ottenuti tramite distribuzione diretta dalle strutture pubbliche” sottolinea la circolare.
 
“Federfarma ritiene utile, nell’interesse generale, far luce su tale ricorrente fenomeno soprattutto in tale momento congiunturale nell’ambito del quale tanta attenzione è posta ed evitare sprechi e inefficienze in sanità. Naturalmente l’intento non ha carattere di scientificità, volendo esclusivamente far emergere le sommarie dimensioni del fenomeno. L’invito alle farmacie presso le quali i pazienti o loro familiari riportino i farmaci descritti in quanto non più utilizzati, è di prendere nota di tale circostanza, magari tramite documentazione fotografica, e inviare tale documentazione alla propria associazione provinciale, corredando, se possibile tale dossier con alcune qualificanti informazioni aggiuntive, come il riferimento della struttura erogante o al periodo di terapia al quale si riferiva il quantitativo consegnato”.

01 Novembre 2018

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