Invalidità civile, 30 giorni per il verbale sanitario contro i 199 del 2018

Invalidità civile, 30 giorni per il verbale sanitario contro i 199 del 2018

Invalidità civile, 30 giorni per il verbale sanitario contro i 199 del 2018
Il numero delle domande di invalidità civile nel Lazio è cresciuto da 251.730 del 2017 a 257.432 del 2018. D’Amato. “La collaborazione tra l’ente regionale e l’Inps ha permesso in soli tre mesi di raggiungere importanti risultati a vantaggio dell’utenza e dei cittadini. In pochi mesi lavorate oltre 56 mila pratiche con tempo medio di definizione del verbale sanitario di appena 30 giorni”.

A partire dal 1 novembre 2018 nella Regione Lazio è divenuto operativo il progetto di accentramento presso l’Inps della fase sanitaria del riconoscimento dell’invalidità civile. Nel 2018 nella Regione Lazio il numero complessivo delle domande di invalidità civile ha subito un incremento del +2,27% passando dalle 251.730 del 2017 alle 257.432 dell’ultimo anno. Ad illustrare i numeri la Regione Lazio in una nota.

“La collaborazione tra l’ente regionale e l’INPS – commenta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – ci ha permesso in soli tre mesi di raggiungere importanti risultati a vantaggio dell’utenza e dei cittadini. In pochi mesi sono state lavorate oltre 56 mila pratiche con tempo medio di definizione del verbale sanitario di appena 30 giorni quando nel 2018, antecedentemente all’intesa, era fermo a 199 giorni (197 giorni nel 2017)”.

Le migliori performance si sono registrate a Roma (Amba Aradam) con 24 giorni di media e Roma (Eur) con 29 giorni. “Più in generale i dati sono in netta diminuzione in tutta la regione con i 31 giorni registrati a Rieti, i 39 a Latina, i 44 a Viterbo e 45 a Frosinone”, spiega D’Amato.

“Si tratta – conclude l’assessore – di un risultato straordinario che conferma la validità della scelta di attivare sinergie comuni con l’obiettivo di semplificare e ridurre la burocrazia per i cittadini. Un modello virtuoso di collaborazione che può essere riproposto anche in altri contesti della sanità regionale”.

20 Febbraio 2019

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