Ospedali poco sicuri. La Uil Fpl Roma e Lazio prepara un dossier. La campagna di denuncia parte dall’Ao San Giovanni

Ospedali poco sicuri. La Uil Fpl Roma e Lazio prepara un dossier. La campagna di denuncia parte dall’Ao San Giovanni

Ospedali poco sicuri. La Uil Fpl Roma e Lazio prepara un dossier. La campagna di denuncia parte dall’Ao San Giovanni
Al centralino del San Giovanni Addolorata di Roma, i lavoratori – anche non vedenti - operano in “condizioni di sicurezza precarie”. Non solo “spazi angusti”, denuncia il sindacato, ma anche “dispositivi non adeguati per i non vedenti” fino alla “mancanza di uscite di emergenza consone”. Il sindacato annuncia un Dossier che sarà consegnato “alle più alte Cariche dello Stato, alle Istituzioni nazionali e regionali nonché alla Procura della Repubblica”.

"La Uil Fpl Roma e Lazio continua a portare avanti una vera e propria campagna di cultura e civiltà denominata “Ospedali sicuri”, campagna partita dall’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma volta a sensibilizzare Amministrazioni, Politica, lavoratori e cittadinanza tutta rispetto ad un tema di cruciale rilevanza come la sicurezza”. Lo dichiara in una nota Massimo Mattei, Segretario del sindacato.

Solo pochi giorni fa, la Uil Fpl Roma e Lazio denunciava, infatti, le criticità registrate nei locali del centralino, “i cui operatori sono lasciati al proprio destino per quanto concerne le misure di sicurezza, considerando anche la presenza di personale non vedente”. I problemi “partono dagli spazi angusti ed insufficienti per accogliere personale non vedente, passando per l’assenza di servizi e dispositivi adeguati per chi presenta tale disabilità, sia negli uffici che nei bagni, dove le caratteristiche relative alla normativa vigente in merito sono tutt’altro che rispettate, fino ad arrivare alla mancanza di uscite di emergenza consone. Questo, ovviamente, mette la sicurezza dei disabili inequivocabilmente a rischio. E proprio dagli stessi lavoratori coinvolti abbiamo ricevuto un feedback in questo senso in occasione del sopralluogo effettuato sul posto: i dipendenti non si sentono sicuri!”.

In tale situazione, prosegue la denuncia di Mattei, “non solo sembrerebbe che il Commissario Straordinario dell’Azienda in questione si rechi presso ognuno dei servizi oggetto di sopralluogo, incalzando in qualche modo il personale che vi lavora e rappresentando allo stesso che l’azione della nostra Organizzazione Sindacale sia ‘strumentale ed ispirata da secondi fini’ ma, oltretutto, siamo venuti a conoscenza del fatto che il 29 marzo scorso lo stesso Commissario ha disposto una delibera attraverso la quale intende mettere il ‘bavaglio’ a chi fino ad oggi ha portato avanti con responsabilità quanto attribuito dall’art. 50 del D.Lgs. 81/08 riguardante la Salute e Sicurezza sul Lavoro.”

"La Dott.ssa Ilde Coiro – sottolinea Mattei – Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata nonostante non inserita nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore Generale delle Aziende Sanitarie istituito presso il Ministero della Salute, successivamente a tutta una serie di ricorsi alle autorità competenti, infatti, visto che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate non sono idonee a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro, attraverso la deliberazione commissariale n.211/CS ha parzialmente annullato una sua stessa precedente delibera (n. 767/DG del 13 agosto 2018) nella quale venivano designati, su proposta della RSU, i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza."

"Nello stigmatizzare e condannare tali atteggiamenti certamente contrari ad una sana cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro – continua Mattei – comunichiamo che proseguirà, senza sosta, la nostra campagna “Ospedali sicuri” e che proprio a tutela dei cittadini e lavoratori ci vedremo costretti a consegnare alle più alte Cariche dello Stato, alle Istituzioni nazionali e regionali nonché alla Procura della Repubblica un dossier inerente la sicurezza, riferito proprio all’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma."

02 Aprile 2019

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