Mobilità sanitaria. Fratelli d’Italia: “All’Asl di Rieti quella passiva è in aumento”. L’azienda smentisce

Mobilità sanitaria. Fratelli d’Italia: “All’Asl di Rieti quella passiva è in aumento”. L’azienda smentisce

Mobilità sanitaria. Fratelli d’Italia: “All’Asl di Rieti quella passiva è in aumento”. L’azienda smentisce
La segretaria provinciale commenta le dichiarazioni di D'Amato e parla di costi passati dai 67.700.674 euro del 2016 ai 74.224.595 euro del 2017 “e saremmo curiosi di conoscere quelli del 2018”. La Asl replica: “Le strutture regionali e del Ministero della Salute parlano di 13 mila cittadini che vanno a curarsi fuori provincia contro i 20 mila cittadini che nel 2011”.

La mobilità sanitaria passiva migliora? Certo non a Rieti. È questo il commento della segreteria provincia di Fratelli d’Italia alla nota dell’assessore alla Salute Alessio D’Amato. Una comunicazione “sconfessata per Rieti dai dati di bilancio. Per quanto riguarda l’ospedale di Rieti infatti, i dati delle relazioni sindacali di bilancio parlano di un aumento dei costi relativi alla mobilità passiva da un importo di 67.700.674 euro del 2016 ai 74.224.595 euro del 2017 e saremmo curiosi di conoscere quelli relativi al 2018” continua FdI che punta il dito anche contro il problema delle liste d’attesa nella Asl.

Pronta la risposta della Asl di Rieti: “Parlare di sanità ai cittadini, senza approfondita documentazione e senza contemplare tutte le variabili di un sistema tanto complesso, significa non rispettare il lavoro di medici, tecnici ed infermieri, ma soprattutto, contribuire a creare tra la popolazione un clima di incertezza e diffidenza nel sistema sanitario locale, che questa Direzione sta combattendo sin dal suo insediamento”, afferma in una nota.

L’azienda prosegue: “Il fenomeno della mobilità passiva nella Asl di Rieti ha visto, secondo le strutture regionali e del Ministero della Salute di competenza, una riduzione progressiva. Siamo infatti passati dai 20 mila cittadini che nel 2011 andavano a curarsi fuori provincia, agli attuali 13 mila. E’ migliorata l’organizzazione e la presenza dei servizi e delle strutture sanitarie sul territorio, così da consentire all’ospedale de’ Lellis di tornare alla sua vera vocazione: la presa in carico delle acuzie”.

In quanto alle liste di attesa, “nel monitoraggio del mese di febbraio 2019 – dice la nota aziendale – la Asl di Rieti è risultata tra le Aziende più virtuose del Lazio, per tempi di attesa. Grazie alle azioni adottate negli ultimi mesi, abbiamo ottenuto un indice TDA pari al 100% sulla stragrande maggioranza delle prestazioni critiche regionali: sulle visite specialistiche e sulle prestazioni di diagnostica. Un risultato ottenuto grazie all’acquisizione di risorse umane, tra nuove assunzioni e stabilizzazione del personale precario, come non accadeva da almeno 10 anni, al potenziamento delle Sedi distrettuali, della Casa della Salute di Magliano Sabina, con il riavvio dell’attività chirurgica e l’ampliamento dell’offerta specialistica, all’ampliamento dell’orario di apertura, anche al sabato mattina, degli ambulatori. Un risultato che speriamo possa migliorare ulteriormente con l’avvio del Piano di investimenti per la riqualificazione delle tecnologie pesanti”.  

“Siamo tutti consapevoli che c’è ancora molto da fare – conclude la Asl –  e di fronte ai problemi che restano rispondiamo con il lavoro di squadra, cercando di incidere sempre meglio sulla qualità delle cure e dell’assistenza alle persone”.

04 Aprile 2019

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