Perché sospendere 21 prestazioni aggiuntive ai pediatri sardi?

Perché sospendere 21 prestazioni aggiuntive ai pediatri sardi?

Perché sospendere 21 prestazioni aggiuntive ai pediatri sardi?

Gentile Direttore,
la Regione Sardegna conquista il poco invidiabile primato di essere l’unica regione in Italia ad aver ufficialmente abolito per il 2019 l’esecuzione gratuita, presso gli studi dei medici Pediatri di Famiglia, di ben 21 prestazioni, di seguito elencate, utili sia per la diagnosi rapida ed una adeguata terapia di alcune patologie, sia per lo screening precoce di altre malattie, quali ad esempio l’Autismo. Sono infatti sospese tutte le prestazioni disciplinate dall’Allegato B lettera C) dell’ACN in vigore e dall’Art. 5 Accordo Regione Sardegna.

Tali prestazioni sono specificamente rivolte, come specificato nel contratto regionale, a ridurre il ricorso a strutture di secondo livello e alla prevenzione e diagnosi tempestiva di patologie. Il 15 Marzo infatti, l’ATS ha inviato ai pediatri una nota dove comunica che sospende, in maniera unilaterale, l’esecuzione delle prestazioni sopra citate. Tale disposizione taglia in maniera lineare gli strumenti che invece in tutte le regioni italiane vengono sfruttati per fare una adeguata prevenzione e diagnosi, senza ricorrere a consulenze specialistiche, già oberate da liste di attesa, ai laboratori di analisi clinche. Ma causando, al contraro, il ritardo di interventi medici in numerose patologie, condizionando così, in maniera determinante,  l’esito finale e la gravità della malattia per il bambino.

Appare grave che tale scelta non sia stata adeguatamente accompagnata dalla comunicazione dei dati relativi alla prestazioni realmente effettuate, ed inoltre non tiene in considerazione dell’aggravio di spesa pubblica legato al ritorno ad una medicina volta solo alla cura delle patologie. Infine viene soprattutto abbandonata qualsiasi considerazione circa il fatto che ai bambini della Sardegna viene negata la Sanità così come è invece garantita a tutti gli altri piccoli pazienti in Italia.
 
A breve le ricadute di tali scelte, in assenza di nuove comunicazioni, incideranno sulla qualità dell’assistenza pediatrica territoriale della nostra isola. Ora in considerazione dell’insediamento del nuovo assessore alla Sanità, si vuole comunicare quale sia la situazione dell’assistenza pediatrica del territorio, nella speranza che si possa invertire la rotta intrapresa e garantire ai bambini della nostra isola la stessa qualità dell’assistenza sanitaria del resto della nazione.

 

Paolo Zandara
Segretario regionale del sindacato pediatri SISPe, componente del Comitato regionale per la Pediatria di Famiglia per la Federazione CIPe-SISPe SINSPE 

29 Aprile 2019

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