Al Monaldi di Napoli intervento ibrido inedito di chirurgia cardiovascolare ed emodinamica

Al Monaldi di Napoli intervento ibrido inedito di chirurgia cardiovascolare ed emodinamica

Al Monaldi di Napoli intervento ibrido inedito di chirurgia cardiovascolare ed emodinamica
Si tratta del primo intervento di questo tipo in Campania, eseguito su un paziente affetto da grave disfunzione cardiaca e in attesa di trapianto di cuore urgente. Il commissario Giordano: “Procedure innovative che si rendono necessarie vista la drammatica carenza di organi e una importante quota di opposizione alla donazione”.

Eseguito all'ospedale Monaldi di Napoli un complesso intervento ibrido di chirurgia cardiovascolare ed emodinamica interventistica per sostenere la circolazione sanguigna in un paziente affetto da grave disfunzione cardiaca e in attesa di trapianto di cuore urgente. A darne notizia una nota dell’Azienda dei Colli in cui si spiega che si tratta del primo intervento di questo tipo eseguito in Campania.

L'intervento è stato effettuato dall'equipe del Centro trapianti di cuore adulti, diretto da Ciro Maiello, in collaborazione con l'Unità operativa complessa di Cardiologia interventistica, diretta da Giulio Bonzani e con il supporto cardio anestesiologico della terapia intensiva cardiochirurgica guidata da Nicola Galdieri.

La procedura, a cui hanno lavorato in team cardiochirurghi, cardiologi emodinamisti interventisti, cardioanestesisti e cardiologi clinici esperti in ecocardiografia, scompenso cardiaco e shock, si è resa necessaria perché il paziente, in attesa di un cuore in emergenza, era da giorni dipendente dal supporto di circolo senza un organo trapiantabile, con crescenti rischi di complicanze. Pertanto, è stata creata una protesi vascolare su arteria ascellare al fine di inserire una pompa rotante in grado di aspirare il sangue dal ventricolo sinistro e pomparlo in aorta, sostenendo il circolo generale per preservare i tessuti. È stato quindi possibile, spiega la nota, attraverso questo intervento conservativo, eliminare altri supporti associati e attendere un cuore compatibile senza dover ricorrere al respiratore automatico e con una maggiore stabilità emodinamica.

“Si tratta di procedure innovative che sono possibili grazie al lavoro di un team multidisciplinare di medici altamente qualificati”, commenta Antonio Giordano, commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera dei Colli. “Tali procedure innovative – conclude – si rendono necessarie vista la drammatica carenza di organi e una importante quota di opposizione alla donazione. Ancora una volta si conferma la vocazione cardiopolmonare dell'ospedale Monaldi”.

25 Giugno 2019

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...