Omceo Torino: “All’estero epidemia sottovalutata, medici censurati e senza difesa”

Omceo Torino: “All’estero epidemia sottovalutata, medici censurati e senza difesa”

Omceo Torino: “All’estero epidemia sottovalutata, medici censurati e senza difesa”
L’Ordine commenta le notizie sulla gestione dell’emergenza in alcuni paesi stranieri, esprimendo solidarietà per i colleghi. “In Iran, ci è stato evidenziato da colleghi iraniani che lavorano a Torino, l’epidemia è stata prima negata e poi affrontata con ritardo pesantissimo e in modo parziale”. Lì “medici e operatori sanitari, a cui è stato imposto il silenzio, sono i primi a essere senza difesa di fronte al virus, e continuano a pagare un prezzo molto alto in termini di salute, così come tutta la popolazione, penalizzata dall’atteggiamento delle autorità”.

“La mancata diffusione delle informazioni necessarie, la sottovalutazione del problema, la censura sulle reali proporzioni dei contagi e dei morti sono tre azioni assolutamente deleterie da compiere nel corso di una pandemia come quella di Coronavirus. Eppure è quello che sta accadendo da mesi in alcuni paesi del mondo, dove l’epidemia viene costantemente sottodimensionata per interessi politici ed economici di governi molto meno preoccupati, invece, delle pesanti ricadute in termini sanitari per la popolazione”. Ad esprimere preoccupazione è l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino, che in una nota esprime “solidarietà ai medici che hanno affrontato e affrontano questa emergenza con una difficoltà superiore rispetto ad altri paesi, determinata proprio da queste specifiche situazioni politiche e sociali”.

“Ci sono casi come il Brasile – si legge nella nota Omceo -, ad esempio, come altri paesi del Centro e Sud America, come la Russia. C’è in particolare il caso dell’Iran, che ci è stato evidenziato da colleghi iraniani che lavorano a Torino, in cui sostanzialmente l’epidemia è stata prima negata e poi affrontata con ritardo pesantissimo e in modo parziale, contribuendo ad aggravare una situazione già molto complicata anche a causa di un sistema sanitario arretrato rispetto alle realtà più moderne”.

“Ancora adesso in Iran – spiega l’Omceo sulla base di quanto riferito dai colleghi iraniani – non è possibile conoscere il numero delle persone contagiate e delle persone morte per Covid-19. Ad oggi si stima che i dati comunicati ufficialmente, circa 135.000 contagi e 7.000 decessi, siano dalle 5 alle 10 volte inferiori a quelli reali. Medici e operatori sanitari, a cui è stato imposto il silenzio, sono i primi a essere senza difesa di fronte al virus, e continuano a pagare un prezzo molto alto in termini di salute, così come tutta la popolazione, penalizzata dall’atteggiamento delle autorità".

26 Maggio 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...