Piemonte. Senior Italia FederAnziani: “Ambulatori riaprano e riprendano la loro normale attività”

Piemonte. Senior Italia FederAnziani: “Ambulatori riaprano e riprendano la loro normale attività”

Piemonte. Senior Italia FederAnziani: “Ambulatori riaprano e riprendano la loro normale attività”
La richiesta lanciata dal Board dell’associazione che ha messo a confronto società scientifiche e organizzazioni sindacali di medici con la Regione Piemonte in una tavola rotonda virtuale con il Presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco “Bene la proposta di supportare il servizio sanitario con intermediazione/facilitazione sul territorio per una popolazione che può avere difficoltà di comprensione dei meccanismi organizzativi o dei percorsi di diagnosi e cura”.

Mettere subito gli ambulatori specialistici territoriali del Piemonte in condizione di riaprire e riprendere la loro normale attività di presa in carico di pazienti cronici e di attività diagnostica, anche attraverso un aumento delle ore degli specialisti convenzionati interni del territorio. Questo l’appello lanciato dalle società scientifiche e dalle organizzazioni sindacali di medici riunite nell’Advisory Board di Senior Italia FederAnziani che ha promosso la tavola rotonda virtuale “Il problema delle cronicità al tempo del COVID -19 nella Regione Piemonte” nella quale medici e pazienti hanno presentato le proprie criticità ad Alessandro Stecco – Presidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte.
 
“Anche in Piemonte come nelle altre regioni in questo periodo di lockdown si è accumulato un importante ritardo nelle visite di controllo delle persone affette da patologie croniche, negli screening e nelle nuove diagnosi, un ritardo che ora va colmato facendo subito ripartire la macchina della sanità  –dichiara il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina riassumendo i risultati dell’incontro – I ritardi nelle diagnosi fanno sì che le patologie saranno intercettate a uno stadio più avanzato con rischi di salute per i cittadini e ulteriori costi per il servizio sanitario nazionale. Rispetto all’anno precedente in oncologia abbiamo 90mila diagnosi non scovate. La stagione influenzale inoltre aprirà una nuova criticità perché con l’influenza inizieremo una fase in cui ogni influenza potrà essere scambiata per un Covid. Senior Italia è pronta ad aprire i centri anziani per permettere a quanta più gente possibile di poter fare i vaccini sia per l’influenza che per l’antipneumococcico. Infine per quanto concerne la telemedicina è importante valorizzarla ma non dimentichiamo il basso livello di scolarizzazione degli anziani. Per questo è importante creare dei programmi di controllo dei pazienti che possano agevolare anche chi ha meno dimestichezza informatica”.
 
Tra le altre criticità riscontrate in Piemonte in questo periodo anche un calo importante dell’aderenza alla terapia, con molti pazienti che hanno autosospeso i farmaci ad esempio in ambito cardiologico, un aumento degli infarti per via del timore dei pazienti a recarsi in Pronto Soccorso anche in caso di sintomi preoccupanti; il blocco di interventi delicati come quelli per le patologie valvolari cardiache.
 
“Le liste d’attesa c’erano già prima e ora la situazione è peggiorata – dichiara il Segretario Generale di Sumai Assoprof Antonio Magi – È il momento buono per cominciare a investire seriamente per agevolare la presenza degli specialisti. Gli specialisti che servono li abbiamo, sono già in servizio, se riuscissimo a portarli da 20 a 38 ore settimanali avremmo già raddoppiato l’offerta della regione. Ma lo specialista va messo anche in un ambito di equipe in cui le varie figure facciano rete. Solo così il paziente può essere preso in carico in modo efficiente. Creare una rete che in questo momento non c’è potrebbe aiutare molto, creando i centri unici di prenotazione, facendo sì che i medici si parlino e si confrontino”.
 
“Sta per uscire a breve una delibera quadro per avviare i percorsi di telemedicina. La Regione Piemonte sta lavorando su questo tema da prima del Covid, ora questo strumento consentirà di sveltire molte pratiche. Normeremo e valorizzeremo le prestazioni di telemonitoraggio, ad esempio in ambito cardiologico. Credo molto nel ruolo degli specialisti territoriali. Incrementare le ore è una soluzione interessante ma non basta: anche lo specialista ambulatoriale, se messo in condizione anche di lavorare in ambulatori ad esempio delle case della salute dell'asl, con le giuste dotazioni tecnologiche e in sinergia con i medici di famiglia nell'ambito di un distretto sanitario più forte e meglio organizzato, può essere una colonna della risposta della sanità territoriale al bisogno di salute della popolazione, oltremodo quella anziana o con cronicità. La proposta arrivata in questo incontro da parte di Senior Italia FederAnziani di supportare il servizio sanitario con intermediazione / facilitazione sul territorio per una popolazione che può avere difficoltà di comprensione dei meccanismi organizzativi o dei percorsi di diagnosi e cura, a mio avviso va nella giusta direzione per una sanità di prossimità, quando non sia addirittura domiciliare. Sulle liste d’attesa è in corso una survey per raccogliere tutte le problematiche delle Asl e le loro disponibilità per poter aprire gli ambulatori su base volontaria. C’è, infine, un’interazione tra Regioni e Stato per avere fondi che consentano di gestire le attività extra orario che andranno fatte”, dichiara il Presidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte Alessandro Stecco.

16 Giugno 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...