Coronavirus. Cossa (Riformatori) chiede test a tampone rapido in tutti gli scali della Sardegna

Coronavirus. Cossa (Riformatori) chiede test a tampone rapido in tutti gli scali della Sardegna

Coronavirus. Cossa (Riformatori) chiede test a tampone rapido in tutti gli scali della Sardegna
Sono 64 in Sardegna gli ultimi casi nuovi positivi al Covid-19 rilevati alla giornata di ieri dall’Unità di crisi regionale e che vanno a sommarsi ai 3.239 casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. Cossa: “L’escalation preoccupante dei casi necessita di pensare all’introduzione immediata anche nell’isola dei test a tampone rapido a partire da tutti gli scali aeroportuali, a tutela della salute dei viaggiatori e a garanzia per tutto il personale impiegato nei diversi scali sardi”.

Dopo la sospensione dell’ordinanza del Governatore Christian Solinas da parte del TAR e visto il trend di diffusione del contagio, il vice Presidente del Gruppo consiliare dei Riformatori, Michele Cossa, chiede l’introduzione immediata dei test a tampone rapido in tutti gli scali della Sardegna. “Abbiamo davanti una escalation preoccupante di casi – spiega – che ci costringerà a convivere con il virus forse per lungo tempo, ma proprio per questo dobbiamo interrogarci su quali siano le soluzioni più efficaci per procedere con screening di massa che garantiscano risultati in tempi rapidi. Il test a tampone rapido rappresenta una delle soluzioni migliori sia per la rapidità del risultato e sia per l’assenza di invasività, rispetto ad esempio al tampone orofaringeo, e per questo utilizzato in tutti gli aeroporti del Paese”.

Il vice Presidente dei Riformatori evidenzia: “Negli aeroporti italiani vengono utilizzati test con tampone rapidi che sebbene siano meno efficaci dei molecolari (93 contro 100) sono considerati ottimi per screening veloci e di massa. Ritengo che l’introduzione di questi test sia quindi anche in Sardegna una strada da percorrere immediatamente a partire dagli scali aeroportuali e da trasferire ulteriormente in altre realtà, come per esempio il mondo della scuola".

“Se è vero che andiamo incontro a una esposizione preoccupante che vedrà una circolazione del virus sempre più veloce – conclude Cossa – abbiamo il dovere di applicare tutti i mezzi di diagnosi diretta a nostra disposizione. Solleciterò in tal senso l’Assessore della Sanità in una interrogazione consiliare affinché sia presa subito in considerazione questa opportunità, tenuto conto dell’urgenza e della necessità di introdurre questi strumenti a tutela della salute dei viaggiatori, e quale garanzia per tutto il personale impiegato nei diversi scali sardi”.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

22 Settembre 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Firmato l’Air Pediatria. Bartolazzi: “Dopo 15 anni si rafforza l’assistenza ai bambini sardi”
Firmato l’Air Pediatria. Bartolazzi: “Dopo 15 anni si rafforza l’assistenza ai bambini sardi”

E’ stato approvato ieri dalla Giunta regionale l’Accordo Integrativo Regionale (AIR) per la Pediatria di libera scelta, completando il percorso avviato con la firma del 18 novembre 2025 da parte...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...