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Blocco indennità CA, l’Intersindacale chiede un incontro ai Parlamentari abruzzesi

Dopo mesi di proteste da parte dei medici, l’assessore Paolucci ha avviato un tavolo di confronto con i sindacati per rimodulare le indennità previste dall’Acn e scritto al capogruppo del PD alla Camera, Ettore Rosato, per chiedere un intervento normativo del Parlamento che individui la forma per il recupero delle indennità. Una soluzione che potrebbe essere inserita con un emendamento nella legge di Bilancio, ma che prima i sindacati chiedono di poter conoscere e condividere. LA LETTERA DELL’INTESINDACALE AI PARLAMENTARI

16 NOV - Dopo mesi di proteste, potrebbe trovare una soluzione nella Legge di Bilancio il problema della sospensione, mancata corresponsione e poi del successivo recupero delle indennità prevista al comma 1 dell’art. 13 per il settore della Continuità Assistenziale nell’Accordo Integrativo Medicina Generale della Regione Abruzzo.

A presentare la richiesta di un intervento normativo ad hoc del Parlamento è stato l’assessore regionale Silvio Paolucci. Ma prima che tale intervento possa essere inserito come emendamento nella legge di bilancio, l’Intersindacale Sanitaria Abruzzese chiede ai parlamentari di avere un confronto e condividere i contenuti dell’eventuale emendamento. E lo fa con una lettera rivolta ai parlamentari in cui ricostruisce tutta la vicenda.

Tutto parte dalla richiesta della Procura della Corte dei Conti della Regione Abruzzo di delucidazioni circa la legittimità della corresponsione della indennità necessarie per giustificare la corresponsione delle stesse che, secondo la Corte dei Conti, arrecherebbe “un elevato pregiudizio alle pubbliche finanze derivante dalla pregressa e attuale erogazione in favore dei medici di Continuità Assistenziale da parte delle AA.UU.SS.LL. di un compenso aggiuntivo (indennità di rischio) ‘illegittimo’ in quanto in contrasto con l’Accordo Collettivo Nazionale”.
 
La Giunta Regionale in autotutela ha adottato, la delibera n° 398 del 14.07.2017 disponendo la sospensione della indennità dando mandato ai Direttori Generali delle AA.UU.SS.LL. di attivare le procedure per il recupero delle somme erogate a tutti i medici della Continuità Assistenziale che le hanno percepite negli ultimi dieci anni. “La Giunta – riferisce l’Intersindacale - ha quindi disposto, senza un preliminare confronto con le Organizzazioni sindacali di Settore, la sospensione di tale indennità quantificabile in 4 euro/ora determinando forte dubbi sulla procedura messa in atto e provocando allarmismo e sconforto nei medici di Continuità Assistenziale abruzzesi che hanno svolto e svolgono tale servizio visto che, oltre alla sospensione dell’indennità, temono il recupero delle somme erogate a ciascuno di loro dal  2006 ad oggi, somme che varierebbero dai 10.000 ai 40.000 euro in molti casi”.
 
È quindi partita la protesta dei medici. A cui la Regione a risposto con la costituzione di un tavolo per cercare un accordo che rimodulasse nell’immediato il comma 1 dell’art. 13 dell’Accordo Integrativo Medicina Generale per il settore della Continuità Assistenziale. Un accordo in via di definizione che, però, non risolve il grave problema della possibile restituzione delle ingenti somme da parte di medici interessati”.
 
Nel frattempo, tuttavia, evidenzia l’Intersindacale “la Giunta Regionale approvava il 26.09.2017 la delibera n° 512 avente per oggetto ‘Crediti regionali di natura extratributaria: atto di indirizzo relativo ai criteri ed alle modalità per la concessione delle rateizzazioni e delle dilazioni di pagamento nonché al recupero crediti”. Inoltre, “per trovare una soluzione alla problematica l’Assessore e i consiglieri regionale del PD hanno indirizzato il 02.11.2017 una nota al Capogruppo del PD alla Camera, Ettore Rosato, per chiedere un intervento normativo ad hoc del Parlamento per individuare la forma legittima per restituire parte delle indennità, in correlazione a specifici obiettivi, ai medici di Continuità Assistenziale”.
 
Il 30 ottobre scorso, poi, il Dipartimento della Salute e del Welfare ha adottato una nota in cui invitava i Direttori Generali delle AA.UU.SS.LL. a dare applicazione alla delibera di Giunta Regionale n° 398 del 18.07.2017 sospendendo la indennità in oggetto e attivando le procedure per il recupero delle somme erogate negli anni precedenti sulla base delle modalità per le rateizzazioni contenute nella delibera di Giunta Regionale n° 512 del 26.09.2017.
 
“Una serie di provvedimenti ed azioni contradditorie – commenta l’Intersindacale - che ha gettato nello sconforto circa 500 medici di Continuità Assistenziale e le loro famiglie e che si ritiene debba essere presa a cuore da parte di tutti i parlamentari abruzzesi”.

Per l’Intersindacale, allo stato attuale, “una presa d’atto della situazione che potrebbe, per il momento, tradursi nella sottoscrizione di un impegno a sostenere la nota inviata dall’Assessore alla Programmazione Regionale al  Governo Nazionale per inserire la soluzione della problemtica in un emendamento ad hoc nella legge di Bilancio in discussione a livello nazionale; una soluzione necessaria non solo per l’Abruzzo ma anche per la Basilicata e per la Campania. Una soluzione che – insiste l’intersindacale - noi, rappresentanti sindacali della categoria medica interessata, vorremmo condividere con le SS.VV. in un incontro che potrebbe svolgersi venerdì 17 novembre p.v. alle ore 18,00 presso l’hotel Dragonara a Sambuceto”.

16 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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