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Basilicata. Papaleo (Alad Fand): “Implementare legge regionale sul diabete”

Per Papaleo, coordinatore regionale delle Associazioni fra persone con diabete, le forme più ‘difficili’ di diabete sono seguite bene. “Anche le prime visite, quelle che si richiedono alla diagnosi, avvengono con tempestività”. Tuttavia “si fanno sempre più lunghi gli intervalli fra le visite di controllo per le persone con diabete di tipo 2 non complicato, che sono la maggioranza”.

13 NOV - “La Regione è in particolare l’assessore alla Salute sono attenti alla assistenza alla persona con diabete”, riconosce Antonio Papaleo, coordinatore per la Basilicata della Giornata Mondiale del Diabete 2015, “La nostra legge regionale sul diabete 9/2010 è all’avanguardia, anche se andrebbe implementata, Il Piano Nazionale Diabete è stato recepito subito. Ora si tratta di applicarlo”.

Secondo Papaleo, coordinatore regionale delle Associazioni fra persone con diabete, le forme più ‘difficili’ di diabete sono seguite bene. “Anche le prime visite, quelle che si richiedono alla diagnosi, avvengono con tempestività. Ma si fanno sempre più lunghi gli intervalli fra le visite di controllo per le persone con diabete di tipo 2 non complicato, che sono la maggioranza. Nei ‘buchi’ fra una visita e l’altra la situazione potrebbe aggravarsi creando disastrose complicanze”.

La Legge Regionale prevede almeno per gli Ospedali di Potenza e Matera l’esistenza di un Centro di Terzo Livello con team diabetologico: una squadra con medici specialisti, dietiste, infermiere dedicate e così via. "Questo, purtroppo, non avviene. In Basilicata esiste un solo Team ed è in una Asl, quella del Centro Madre Teresa in Potenza Gli altri Diabetologi lavorano splendidamente ma da soli. Non possono quindi mettere in atto quelle cure di qualità alle quali anche i lucani avrebbero diritto”, sottolinea Papaleo, “e , in particolare, non sempre e non compiutamente si riesce a fare la cosidetta Educazione Terapeutica”.

Cosa chiedono le persone con diabete in occasione della GMD 2015? "Chiedono che l’attenzione delle Autorità si traduca in erogazione di risorse. I diabetologi che vanno in pensione non sono sostituiti o lo sono con personale a tempo determinato. E c’è più ospedale e poco territorio. Non si è riusciti a determinare quella necessaria integrazione tra Medici di Medicina Generale e Centri di Diabetologia. Il rapporto Medico- Paziente è sempre più ridotto. La nostra popolazione invecchia, ed è dispersa su un territorio molto vasto, con scarse infrastrutture viarie e trasportistiche, ma in cui insiste una miriade di piccoli e piccolissimi centri, abitati per lo piu' da una popolazione di anziani L’assistenza al diabete non si dovrebbe fare solo in ospedale ma sul territorio, ‘sotto casa’ del paziente e questo aspetto va potenziato, così come è estremamente urgente definire un miglior rapporto Diabete – Scuola , proprio in quanto risulta in crescendo il cosiddetto diabete in età evolutiva, ma anche il fenomeno obesità e sovrappeso fra i giovani e i giovanissimi” nota il Coordinatore per la Basilicata della Giornata Mondiale del Diabete 2015.

13 novembre 2015
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