Covid. Bardi isola i comuni di Irsina e Genzano di Lucania
Dal 3 al 13 novembre i residenti ad Irsina e Genzano di Lucania non potranno allontanarsi dai rispettivi territori comunali, “se non per spostamenti motivati da comprovate situazioni di necessità o di urgenza ovvero per motivi di salute”. La decisione alla luce dell’incremento dei casi. Al 30 ottobre ad Irsinia risultavano 50 nuovi positivi, che si aggiungono ai 16 e ai 34 diagnosticati il 1 novembre, per un valore di incidenza pari a 1,46%.A Genzano, invece, il tasso di incidenza cumulativa risulta dell’1, 72% la percentuale di positivi sul numero dei tamponi effettuati è del 15%. L’ordinanza
03 NOV - Isolata a partire da oggi, fino al 13 dicembre, i comuni di Irsina e Genzano. Il presidente della Regione Basilicata
Vito Bardi, infatti, alla luce dell'aumento dei contatti, ha firmato una nuove ordinanza che impedisce ai residenti ad Irsina e Genzano di Lucania non potranno allontanarsi dai rispettivi territori comunali, “se non per spostamenti motivati da comprovate situazioni di necessità o di urgenza ovvero per motivi di salute”. È previsto inoltre il divieto di ingresso nei medesimi territori ma è consentito, in ogni caso, “il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.
La decisione alla luce dell’incremento dei casi. Al 30 ottobre, secondo quanto scritto sull’ordinanza, ad Irsinia risultavano 50 nuovi positivi, che si aggiungono ai 16 e ai 34 diagnosticati il 1 novembre, per un valore di incidenza pari a 1,46%.A Genzano, invece, il tasso di incidenza cumulativa risulta dell’1, 72% la percentuale di positivi sul numero dei tamponi effettuati è del 15%.
Ad Irsina e Genzano di Lucania inoltre, nello stesso periodo è prevista la “limitazione della presenza fisica dei dipendenti negli uffici pubblici”, la “sospensione delle attività didattiche in presenza delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatta salva l'adozione della didattica digitale integrata a distanza” e la “sospensione delle attività produttive industriali e commerciali ivi compresi i servizi di ristorazione, fatta salva la consegna a domicilio”, mentre “sono consentite le attività di vendita al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità individuate nell'allegato l al DPCM l0 aprile 2020 e le attività inerenti i servizi alla persona individuate nell'allegato 2 del DPCM 11 marzo 2020”.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Ma deve essere garantita in ogni caso la distanza di sicurezza personale di un metro.
03 novembre 2020
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