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Napoli. Nasce senza ano e sta male, ma i medici non se ne accorgono. Genitori presentano denuncia

La bimba, racconta il papà, “aveva difficoltà ad alimentarsi, con continui rigurgiti dalla bocca e dal naso”. Dopo 4 giorni si scopre la malformazione. Le su condizioni erano “divenute gravissime dopo ben quattro giorni che aveva defecato attraverso la vagina invece che dall’ano”. Operata subito.

12 OTT - “Tragedia sfiorata” in un ospedale di Napoli, dove il 1 ottobre nasce una bimba, solo in extremis trasportata al Santobono, che mostra progressive difficoltà ad alimentarsi e “nessuno si accorge”, per quattro giorni, che la piccola non digerisce,non per il latte "pesante" con cui viene nutrita, come dicono i medici, ma perché è nata senza ano. A raccontare il caso è il movimento NoiConsumatori, a cui si è rivolto il padre della bimba, che ha deciso presentare una denuncia.

“Alessandra, affetta da una patologia definita ‘ano vulvare’, mostrava fin dai primi momenti una situazione di sofferenza, ma nessuno approfondisce e si prende cura di lei”, afferma il movimento. “Tutte le volte che dal nido veniva portata dalla mamma – racconta il papà – era evidente che qualcosa non andava in lei, aveva rigurgiti dalla bocca e dal naso e durante questi episodi diventava scura in viso”. “Ma per i medici, interpellati dai genitori, la piccola era assolutamente sana, tanto che lunedì scorso era previsto il ritorno a casa”, incalza il movimento, spiegando che “se non fosse subentrato l’ittero fisiologico: una patologia, questa, molto frequente nei neonati, che nel caso di Alessandra è servita a salvarle la vita perché, senza quella complicazione, alla piccola non sarebbe probabilmente mai stata riscontrata la grave patologia anale”.
 
Nel primo pomeriggio di lunedì, osservando la bambina con l’apposita lampada durante la visita per l’ittero, i medici si sarebbero infatti accorti della malformazione, “che era ormai divenuta gravissima dopo ben quattro giorni in cui la piccola aveva defecato attraverso la vagina invece che dall’ano. Una condizione che stava per esserle fatale”. Immediato il trasferimento al Santobono, dove Alessandra è stata alimentata per flebo ed ha già subito il primo intervento chirurgico, cui ne dovranno seguire altri.

“E’ nata con questa grave malformazione e continuavano a dirci che era sana, perché?”, si chiede papà Gennaro. “Episodi del genere non devono accadere mai più. Per questo – dichiara l’avvocato Angelo Pisani, che assiste il padre – stiamo mettendo in campo tutte le azioni legali in difesa della bambina e della sua famiglia, affinché simili omissioni non debbano pregiudicare la vita e la salute degli ammalati e, soprattutto, dei bambini”.

12 ottobre 2015
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