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Campania. Accorpamento laboratori analisi, Ciarambino (M5S): “Un favore alle lobby”

“A rischio 4.000 posti di lavoro, nessun risparmio per la Regione, nessun beneficio per i cittadini”. Per la consigliera la riorganizzazione voluta dal commissario Polimeni “con la complicità di De Luca”, “ha un solo scopo: favorire solo le grosse multinazionali della sanità privata”.

15 APR - "La riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi” della Campania “disposta dal commissario straordinario” Joseph Polimeni, “con la complicità” del presidente della Giunta Vincenzo De Luca, “che si limita a chiedere inutili proroghe”, “non serve a migliorare la qualità delle prestazioni, impoverisce la rete territoriale dei laboratori e dunque la prossimità ai pazienti, e incide gravemente sui livelli occupazionali, favorendo solo le grosse multinazionali della sanità privata". È questa la posizione di Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Sanità, che dalla sua pagina Facebook lancia un ulteriore allarme sulla riorganizzazione dei laboratori, che introdurrà l’obbligo di accorpamento per i piccoli laboratori e introdurrà soglie minime di prestazioni: “Questa operazione farà perdere 4000 posti di lavoro! Sì, avete capito bene. E per Polimeni si tratta di una perdita inevitabile. Pure qui avere capito bene”.

“Allora – prosegue Ciarambino nel suo post - ci si immagina che se si arriva a tanto questa riorganizzazione è obbligatoria e voluta dalla legge? Falso! La legge non sancisce alcun obbligo all'accorpamento e alle soglie minime. Ma allora ci deve essere un grosso risparmio per le casse pubbliche della Regione? Falso! Neppure 1 euro di risparmio, trattandosi di laboratori privati accreditati che vengono pagati a prestazione. Ma allora lo si fa per migliorare la qualità delle prestazioni? Falso! Così si impoverisce la rete territoriale dei laboratori e dunque la prossimità ai pazienti. Inoltre il paravento della maggiore efficienza e qualità non regge, dato che i laboratori piccoli o grandi sono tutti obbligati a severi controlli di qualità. Senza contare che i campioni da analizzare verranno portati nei grossi centri di analisi delle multinazionali, viaggiando in lungo e largo per la regione e rischiando di deteriorarsi”.

Per la consigliera dei 5 Stelle “questa riorganizzazione ha un solo scopo: favorire solo le grosse multinazionali della sanità privata, al costo di 4000 posti di lavoro di cittadini campani”.

Di fronte a questi dati, osserva Ciarambino, “De Luca che dice? Il Presidente della Commissione Sanità che dice? Finora chiedono solo di allungare l'agonia di qualche mese. Il M5S non ci sta. Siamo al fianco dei lavoratori e porteremo la questione in Consiglio regionale e in Parlamento”.

15 aprile 2016
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