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Parti cesarei. Accreditamento a rischio per strutture campane con tassi in eccesso. La Asl Salerno si difende: “Nostri tassi migliori di quanto si pensi”

La Regione ha annunciato verifiche nelle strutture “a più forte scostamento dalle medie”, tra cui quelle di Vallo della Lucania e Battipaglia, che fanno riferimento alla Asl di Salerno. L'azienda precisa: “Già messe in atto iniziative che hanno ridotto il ricorso al cesarei in tutti i punti nascita della Asl. Soglie superate in sole due strutture e in modo non eccessivamente rilevante. E anche il trend è in netto miglioramento”.

09 OTT - La Regione Campania minaccia la revoca degli accreditamenti per le strutture che si discostano in maniera abnorme dalla media nazionale e regionale e avvia verifiche a partire dalle strutture “a più forte scostamento dalle medie”, tra cui quelle di Vallo della Lucania e Battipaglia. Ma sulla questione interviene la Asl di Salerno a precisare che i dati potrebbero essere migliori di quanto sembri.
 
“In riferimento alle notizie, su dati 2016, relative all’eccessivo ricorso ai tagli cesarei nelle strutture pubbliche e convenzionate della regione - afferma la Asl Salerno in una nota -, si evidenzia che l’ Asl Salerno ha messo in atto una serie di azioni concrete tese a ricondurre il fenomeno entro i livelli fisiologici”, spiega la nota citando provvedimenti di tipo tecnico-organizzativo, come la graduale introduzione della parto-analgesia, sia in provvedimenti a carattere formativo, come l’esperienza formativa completata ed arricchita da una fase di frequenza- da parte delle ostetriche – presso l'UO di Ostetricia e Ginecologia dell'AOU S.Giuseppe Moscati di Avellino, per l'osservazione diretta delle tecniche e metodiche assistenziali e delle modalità organizzative ivi praticate.

“Grazie a tali iniziative – precisa la Asl - si registra il sensibile decremento dei casi di ricorso al parto cesareo nei punti nascita dell’Asl Salerno. Un trend confermato dalla stessa Regione Campania, laddove “…si rileva, nel complesso, un recupero forte dell’ ‘anomalia’ parti cesarei (circa 20% in meno)’”.

Per la Asl di Salerno, il fatto che “la soglia prevista sia stata superata in sole due strutture (Vallo della Lucania e Battipaglia), e per un valore, peraltro, non eccessivamente rilevante, costituisce la riprova della validità delle iniziative messe in atto da questa Azienda su tale fronte”.

Evidenzia poi come “il trend degli ultimi mesi è in netto miglioramento anche nelle due strutture, e sicuramente il dato su cui ragioniamo non tiene conto di comorbilità e complicanze, che per un problema di codifica non sono state rilevate e che abbassano significativamente l’indicatore”.

09 ottobre 2017
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