La prossima settimana il Paese avrà un nuovo Parlamento, dal quale scaturirà un nuovo Governo e non possiamo che augurarci che la Sanità sia al centro dell’agenda governativa fin dai primi passi.
Il SSN, a 40 anni dalla sua istituzione, è infatti alle prese con continue sfide: la salute intesa come benessere globale; l’invecchiamento della popolazione e la diffusione delle malattie croniche, parallelamente all’innalzamento dell’aspettativa di vita; le disuguaglianze dell’offerta sanitaria per aree geografiche; la sostenibilità del sistema universalistico e la sua governance; l’ammodernamento tecnologico; una nuova cultura di incontro tra popolazione e operatori sanitari.
Tutte tematiche sulle quali Federsanità Anci intende intervenire direttamente per offrire un contributo di analisi e proposta alle istituzioni nazionali e locali attraverso appositi forum di discussione e lavoro su base tematica che saranno lanciati nella prima riunione dei Direttori generali aderenti alla nostra associazione dopo il congresso elettivo dello scorso dicembre e che si svolgerà il 7 marzo prossimo presso l’Istituto superiore di sanità.
Tra le tematiche già individuate alle quali si aggiungeranno le proposte che scaturiranno dal confronto, figurano:
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Attualità dell’art. 32 della Costituzione e Riforma della 833/78;
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Sistemi di finanziamento del SSN e sua sostenibilità;
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Grandi ospedali, mega aziende e governo delle reti; Scelta dei dg e criticità dell’albo nazionale; Immigrazione e salute;
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Legge 24/17. Gestione del rischio e sostenibilità del sistema assicurativo;
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Ospedale e territorio e Promozione di corretti stili di vita;
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Operatori sanitari e fabbisogni formativi alla luce della nuova normativa sulle professioni sanitarie;
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La scuola come presidio di salute futura;
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Sanità digitale;
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Sicurezza delle strutture e dei lavoratori e ammodernamento tecnologico del SSN;
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Innovazione e HTA.
Ma la giornata del 7 marzo sarà anche l’occasione per avviare un diverso e più diretto coinvolgimento del management sanitario attraverso la creazione di unforum dei direttori amministrativi, dei direttori sanitari e dei dirigenti delle professioni sanitarie.
A questi si potranno via via aggiungere altriforum specifici, con sottogruppi di forum di provveditori, responsabili delle risorse umane, risk manager, ingegneri clinici, ingegneri gestionali, responsabili del bilancio, controller, responsabili della privacy e della trasparenza e dell’anticorruzione, esperti di comunicazione, per l’approfondimento di tematiche di comune interesse.
La nuova metrica delle aziende impone infatti di ridefinire i ruoli professionali e sviluppare le capacità di governance dei quadri intermedi con i quali è necessario un confronto costante per importare best practices e raccogliere esigenze formative e di sviluppo.
Infine, ma non per ultima, la comunicazione quale strumento strategico per mettersi in rete e fare rete.
La recente ipotesi di CCNL del comparto sanitario prevede, finalmente, la figura di specifici profili professionali per le attività di comunicazione e informazione. Un’opportunità che dobbiamo avere la capacità di cogliere.
Creare rete comunicando è infatti l’unica strategia per intervenire efficacemente sul territorio. Una comunicazione pianificata e strutturata è la chiave vincente: quella tra medico e paziente, quella intesa come informazione esaustiva al cittadino, quella fatta di relazioni con gli stakeholders.
Insomma, Federsanità Anci si vuole attrezzare per le sfide di oggi e quelle di domani consapevole della responsabilità che le figure direttive e gestionali della sanità pubblica italiana hanno affinché il diritto alla salute sia garantito in tutto il Paese e a tutti i cittadini senza discriminazione e disuguaglianze.
Tiziana Frittelli
Presidente Federsanità ANCI