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Trieste. Collaborazione tra Ordine dei Farmacisti e Prefettura sulle ricette contraffatte

Una convenzione quadro tra Prefettura di Trieste ed Ordine dei Farmacisti in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope ma anche di altre materie di volta in volta concordate tra le parti per la tutela della salute della popolazione era già stata sottoscritta nel luglio 2018. Una collaborazione, dunque, che ora prosegue e si rinsalda. Il presidente dell'Ordine triestino, Marcello Milani: "Noi farmacisti da sempre attenti al tema delle ricette fraudolente”.

08 MAG - È ormai una preoccupazione globale l’uso improprio di farmaci oppiacei, che spesso sconfina in comportamenti criminali, come, negli Stati Uniti, l’acquisto on line illegale e, più generalmente, la falsificazione delle prescrizioni. E’ recente il caso, a Roma, dell’utilizzo di ricettari e timbri rubati riuscendo a prelevare in modo fraudolento da una farmacia medicinali ad azione stupefacente. In quel caso, i Nas hanno riaffermato la disponibilità a ricevere su tutto il territorio nazionale segnalazioni di eventuali ricette “sospette” da parte dei farmacisti. Una pratica fondamentale per il contrasto del fenomeno che nella realtà di Trieste è stata affrontata in modo organico.
 
“I farmacisti di Trieste si sono sempre dimostrati attenti al tema delle ricette fraudolente” spiega il presidente dell’Ordine dei Farmacisti triestino, Marcello Milani, “e l’Ordine si è ufficialmente attivato sull'argomento interagendo con le forze dell'Ordine ed i loro vertici territoriali, e nel luglio 2018 abbiamo sottoscritto un protocollo d'intesa con l'allora Prefetto di Trieste, dottoressa Annapaola Porzio”. Una convenzione quadro tra Prefettura di Trieste ed Ordine dei Farmacisti in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope ma anche di altre materie di volta in volta concordate tra le parti per la tutela della salute della popolazione.
 
“La collaborazione con le forze dell'Ordine per quanto di competenza della nostra professione” spiega Marcello Milani “prevede l'invio di segnalazioni alla Prefettura, tramite la nostra segreteria, con il duplice intento di agevolare il farmacista al rispetto della deontologia professionale e di permettere l'avvio, tramite il canale farmacia, di un percorso di prevenzione e di lotta all'abuso delle sostanze stupefacenti”.

Una collaborazione che prosegue ed è stata rinsaldata: “nel corso di un recente incontro con il nuovo Prefetto di Trieste, Valerio Valenti, è stato nuovamente affrontato il problema della contraffazione delle ricette contenenti prescrizioni a base di principi attivi soggetti alla disciplina del DPR 309/90”. L’attenzione, dunque, resta alta.

08 maggio 2019
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